Aperitivo e racconti di viaggio

Luca Pingitore e Giancarlo Carloni, viaggiatori e soci fondatori di OTRA, raccontano con il supporto di fotografie del loro recente viaggio nel Caucaso russo

Il Caucaso russo: una intrigante ed impervia area geografica ricca di bellezze naturalistiche, storia, cultura, tradizioni che imperniano le altissime montagne dalle quali la zona prende il nome. Una regione abitata da popolazioni diverse per origini e religioni, segnata anche per questo da numerose guerre ed attacchi terroristici - ancora oggi non del tutto sopiti - che la rendono oggetto di errati pregiudizi da parte di chi non ci ha mai messo piede e non ha provato l’emozione di innamorarsene.

Da Krasnodar fino a Vladikavkaz la terra degli alani e poi ancora fino a Grozny, la celeberrima capitale della Cecenia martoriata da anni di sanguinose guerre e bombardamenti. Passando dalla tristezza di Beslan, dove 11 anni fa un commando di terroristi fu causa dello sterminio di più di 300 persone, per la maggior parte bambini, ammassati nella palestra della scuola cittadina. Provando a penetrare nell’ Ossetia del Sud, stato formalmente indipendente ma riconosciuto solamente da pochi altri paesi a livello internazionale, nato in seguito ad altra guerra-lampo. Esplorando le montagne spettacolari che delimitano il confine con la Georgia. Salendo sul monte Elbrus, la montagna più alta d’ Europa con i suoi 5642 metri. Transitando per la zona termale, rinomata area di vacanze fin dai tempi dell’Unione Sovietica a causa dei suoi fanghi e delle sue acque purificatrici prodigiose.

 

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