Bolzano frontiera d'Europa. Profughi, migranti, confini spinati
Giornata pubblica di riflessione e memoria organizzata a due anni dalla tragedia del naufragio di Lampedusa
Il 3 ottobre 2013 morivano al largo dell'isola di Lampedusa 366 persone. Quel macabro contatore non si è mai fermato e, solo nel 2015, ha raggiunto la cifra di 3 mila. Come non si è arrestato il flusso di profughi che tentano di raggiungere l'Europa.
Uno dei territori italiani più interessati dal transito è quello di Bolzano. Dal 1 gennaio a oggi, circa 21 mila migranti sono passati da lì, tra i 100 e i 150 ogni giorno. Alla stazione di Bolzano i profughi provenienti da Roma, e ancor prima dai luoghi dello sbarco, trovano ristoro, solidarietà e conforto grazie al contributo delle istituzioni e delle associazioni di volontariato, per poi prendere il treno che li porterà oltre il confine. Un viaggio lungo ed estenuante, pieno di ostacoli.
PROGRAMMA
12.00 concerto di Paolo Fresu
16.30 Tavola rotonda
Intervengono:
- Luigi Manconi e Francesco Palermo, Commissione diritti umani del Senato
- Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
- Arno Kompatscher, Presidente della Provincia autonoma di Bolzano
- Carlotta Sami, Portavoce UNHCR
- Roger Hopfinger, Trenitalia
- Volontarius, Binario 1, Fondazione Alexander Langer Stiftung
18.30 concerto di Têtes de Bois e a seguire spettacolo di Paolo Rossi
20.00 Orazione di Maurizio Maggiani
Coro Ardadioungo
"L'esodo e l'accoglienza" di Moni Ovadia
Ingresso gratuito