Bosnia vent'anni dopo: donne tra guerra e pace
Incontro con Nicole Corritore, giornalista di Osservatorio Balcani e Caucaso; nell'ambito degli appuntamenti organizzati per l'evento "20° anniversario del genocidio di Srebrenica 1995-2015. Per non dimenticare"
La Bosnia Erzegovina ieri e oggi, con uno sguardo al femminile. Nel 1995 gli accordi di pace di Dayton decretarono la fine di un conflitto che portò alla devastazione del paese: 100 mila morti, due milioni di persone profughe, migliaia di scomparsi. Un conflitto in cui nel luglio del
1995, a Srebrenica, venne perpetrato ciò che la giurisprudenza internazionale ha definito Genocidio. Le donne sono state tra le persone maggiormente colpite dalla guerra e allo stesso tempo si sono spese nelle campagne contro la guerra e nella ricerca di soluzioni pacifiche alle controversie, oltre che in attività basate su principi di nonviolenza, tolleranza, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Nel dopoguerra la componente femminile della popolazione bosniaca viene tenuta ai margini della vita politica ed economica del paese, sebbene sia un perno essenziale della ricostruzione sociale.
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