I presidenti del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e della Carinzia hanno dato vita nei giorni scorsi al Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale "Euregio Senza Confini". Soggetto giuridico destinato a rilanciare la cooperazione territoriale, allargandola in prospettiva alla Slovenia e alla Contea dell'Istria
Fonte: AISE
Una "giornata storica". I presidenti del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, del Veneto, Luca Zaia, e della Carinzia, Gerhard Doerfler, hanno dato vita lo scorso 27 novembre a Venezia, nella sede della Regione Veneto a Palazzo Balbi, al GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) "Euregio Senza Confini", soggetto giuridico destinato a raccogliere l'eredità dell'esperienza della Comunità di lavoro Alpe Adria e a rilanciare la cooperazione territoriale allargandola in prospettiva alla Slovenia e alla Contea dell'Istria.
"Siamo di fronte - ha detto il presidente Tondo - a un punto di arrivo e nello stesso tempo a un punto di partenza. Abbiamo costruito la casa, adesso dobbiamo riempirla di contenuti. "Euregio Senza Confini" è un progetto che andrà molto lontano".
"È un punto di partenza - ha aggiunto - perché corona un percorso di anni, che ha avuto alcuni passaggi non facili, ma che siamo riusciti a superare con determinazione. Oggi abbiamo a disposizione un nuovo soggetto giuridico e sarà nostro compito definirne il perimetro, il raggio d'azione e i contenuti".
Sarà soprattutto importante, secondo il presidente del Friuli Venezia Giulia, "rendere partecipe la nostra comunità di questo strumento, che crea nuove opportunità in un'Europa che sta cambiando".
Energia, infrastrutture, formazione, sanità sono tra i primi temi che il GECT potrà gestire in una visione comune transfrontaliera, con benefici concreti per tutti i cittadini.
Alla firma di costituzione di "Euregio Senza Confini", assieme all'assessore per le Relazioni internazionali e comunitarie Elio De Anna, erano presenti oggi il presidente della Contea Istriana della Croazia Ivan Jakovcic, il console generale della Repubblica di Slovenia a Trieste Dimitrij Rupel, l'ambasciatore di Austria a Roma Christian Berlakovit, a conferma delle prospettive di allargamento del GECT.
Sia Jakovcic che Rupel hanno confermato il loro interesse a far parte di "Euregio Senza Confini". È stata già definita la struttura operativa del GECT, secondo un accordo tra i soggetti fondatori: la presidenza è affidata al Veneto, la sede è stabilita a Trieste e il direttore è di nomina della Carinzia.
Il GECT è uno strumento agile, anche dal punto di vista burocratico e amministrativo, e non comporterà - come è stato sottolineato oggi - un aggravio di costi per le tre Regioni.
"Gestione di programmi operativi nell'ambito della cooperazione territoriale europea". Sarà questa una delle funzioni più importanti del GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale). Il primo banco di prova sarà la prossima programmazione delle risorse dei vari Fondi comunitari nel periodo 2014-2020.
Il GECT è un ente pubblico di scopo a responsabilità limitata e dotato di autonoma personalità giuridica, con sede a Trieste, al quale è affidata l'attuazione di programmi e progetti cofinanziati dall'Unione europea (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo, Fondo di coesione).
In sostanza il GECT può essere destinatario delle risorse europee e assumerne nello stesso tempo la gestione operativa, partecipando direttamente ai bandi. L'obiettivo di "Euregio Senza Confini" è, più in generale, quello di "favorire, facilitare e promuovere la cooperazione transfrontaliera" e rafforzare in questo modo la "coesione economica e sociale" e in particolare "i legami economici, sociali e culturali tra le popolazioni" contribuendo così "allo sviluppo dei rispettivi territori".
Sono individuati alcuni specifici temi sui quali concentrare la cooperazione: risorse energetiche e ambientali, gestione dei rifiuti; trasporti, infrastrutture e logistica; cultura, sport, istruzione e alta formazione; ambito socio-sanitario; protezione civile; scienza, ricerca, innovazione tecnologica; agricoltura; turismo; attività produttive; infrastrutture di comunicazione; lavoro, formazione professionale e commercio.
Organo fondamentale del GECT sarà l'assemblea, formata dai presidenti delle tre Regioni, che avrà il compito di nominare all'unanimità il presidente, con cadenza triennale e a rotazione, di approvare il programma annuale e pluriennale e infine di approvare il bilancio economico.