Un limbo di immobilità. E' la situazione dei migranti, rifugiati e richiedenti asilo bloccati in Serbia con la chiusura della Balkan Route. Il racconto dell'ultima missione dei volontari italiani di Onlus One Bridge to Idomeni, per voce di chi vent'anni fa aveva aiutato i profughi delle guerre balcaniche
L'inverno obbliga a prepararsi per un’altra stagione di sostegno ai migranti che cercano di sopravvivere al gelo, bloccati ai marigini dell'Ue lungo la rotta balcanica. I volontari della Onlus One Bridge to Idomeni raccontano la situazione e il loro "Progetto Šid" in Serbia
Vi sono migranti che, alla frontiera tra Serbia e Croazia, rifiutano i centri collettivi e affrontano condizioni di vita estreme pur di continuare il proprio viaggio verso l'Unione europea
Madina è una bimba afgana, morta sotto a un treno al confine tra Serbia e Croazia dopo che la polizia croata l'aveva respinta indietro con la sua famiglia. Un commento di chi quella bambina l'ha conosciuta di persona
Si inaugura un “Social Café”, spazio di aggregazione ed educazione non formale, nel centro per richiedenti asilo di Bogovadja gestito dalle ong italiane Ipsia e Caritas fin da ottobre 2016
Un recente report denuncia casi ricorrenti di abusi e violenze nei confronti dei migranti e il mancato rispetto delle norme internazionali ed europee in materia di asilo
In una stazione dei treni in disuso di Belgrado più di mille migranti, tra i quali molti minori, vivono al gelo e in condizioni di vita impossibili. Un reportage
Una famiglia di rifugiati fatta scendere dalla polizia da un autobus e abbandonata in un bosco ad una temperatura di 11 gradi sotto zero, vicino al confine con la Bulgaria. Si è trattato di un tentativo di espulsione illegale?
I toni sono pacati, ma la Slovenia continua a costruire barriere al passaggio di migranti nel paese. Non da ultimo una legge che dà più poteri alla polizia per respingerli al confine
Due episodi drammatici hanno segnato la Giornata mondiale dei migranti - 18 dicembre - in Serbia e Croazia. Vicende che destano forte preoccupazione per la situazione dei migranti nella regione.
Sembra il gioco dell’oca, ma è tutt’altro che ludico. I migranti arrivati in Austria ai tempi dell'apertura del corridoio umanitario ora vengono rispediti in Croazia, intesa come primo paese Ue d'approdo
Dopo un referendum controverso e divisivo quali le prospettive ungheresi e regionali in tema di rifugiati? Abbiamo intervistato Gábor Gyulai, del Comitato Helsinki ungherese
Ventimila minorenni sbarcati in Grecia verranno inclusi nelle scuole del paese. Una decisione che ha scatenato paure e rifiuto, ma che vede favorevole la maggioranza dei cittadini
La Grecia rimane in uno stato di emergenza umanitaria. Un'ampia rassegna sulla situazione di migranti e rifugiati, dall'isola di Lesbo all'esperienza dell'Hotel City Plaza ad Atene
Si chiama “EU Border and Coast Guard Agency” la nuova agenzia europea per il rafforzamento del controllo dei confini comuni europei, approvata lo scorso luglio dal parlamento europeo su proposta della Commissione.
Mentre al confine tra Serbia ed Ungheria continuano ad arrivare migranti, il 2 ottobre si vota in Ungheria in un referendum sul piano di redistribuzione dei richiedenti asilo targato Ue
Ai confini tra Serbia e Ungheria la situazione è drammatica. Migliaia di persone sono ammassate in accampamenti improvvisati in attesa di passare il confine verso l'UE. Reportage
Esce il 27 settembre il libro sull'esodo di migliaia di migranti di cui l'artista Roberta Biagiarelli e il fotografo Luigi Ottani sono stati testimoni sul confine greco-macedone nel 2015
E' da poco uscito "Na Begu" (In fuga) il libro del giornalista Boštjan Videmšek. Božidar Stanišić ne parla proponendoci una lettera, un'intervista e una selezione di frammenti del libro. Una riflessione su migranti e media
In Slovenia non si vedranno più le colonne di profughi. Lo ha detto il premier Miro Cerar, in occasione di un incontro con l'omologo austriaco. Sulla questione un'intervista a Boštjan Šefic, l’uomo che ha gestito l’emergenza migranti
A poche decine di chilometri da Salonicco si trova il campo profughi di Vasilika. Racconto dell'incontro con due ONG che lavorano per rendere più sopportabile la vita nel campo ai 1200 rifugiati
L’Hellenic Rescue Team, formato da 2.000 volontari per il soccorso in mare ed Efi Latsoudi del “villaggio PIKPA” di Lesbo vincono il premio Nansen per i Rifugiati dell'UNHCR 2016
Come sono organizzati, chi ci lavora, quali le aspettative di chi è obbligato ormai da mesi a risiedervi. Un viaggio nei campi profughi della Grecia. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Attraversando la rotta balcanica, la sensazione è che la questione dei migranti sia sempre più relegata alle regioni più marginali dell'Europa. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Martedì sera un migrante afghano di 20 anni è rimasto ucciso da un colpo d'arma da fuoco nei boschi attorno a Pirot, sud-est della Serbia.
Sono numerosi i profughi che da mesi stazionano nel parco antistante la stazione degli autobus a Belgrado in attesa di proseguire il viaggio verso l'Europa. Il racconto di un gruppo di giovani viaggiatori
Racconti, speranze, disillusione nel campo profughi di Souda. Seconda parte di un reportage OBC in tre puntate dedicato ai rifugiati sull'isola greca di Chios
Sono circa 3.000 i rifugiati sull'isola greca. Attendono che le loro domande d'asilo vengano prese in esame. Secondo l'UNHCR il 55% di loro sono donne e bambini. Reportage, prima parte
Lo sgombero del campo di Idomeni in Grecia, la condizione dei rifugiati, il destino del popolo siriano e la balbuzie degli stati europei. Un commento
Tre volontari dell'Associazione "Ospiti in Arrivo" sono stati messi sotto indagine dalla Procura di Udine, per reati connessi all'aiuto offerto a trenta profughi. Immediata la reazione della società civile italiana con una petizione rivolta al Governo
A partire dal 15 giugno MSF organizza un'istallazione multimediale, per far provare al pubblico la realtà vissuta da milioni di persone in fuga dai loro paesi a causa di guerre, violenze o povertà
Molti dei rifugiati evacuati dal campo di Idomeni, al confine con la Macedonia, si sono rifiutati di farsi smistare nelle strutture di accoglienza messe su dal governo greco. Ecco otto dei motivi dietro questa scelta
Oggi avviene la consegna dei medicinali raccolti in Italia dal Banco Farmaceutico per far fronte alla gravissima situazione della Grecia, stremata dalla crisi umanitaria e dai continui flussi migratori
Come raccontare il fenomeno migratorio? Come rispettare i diritti di richiedenti asilo, rifugiati e minoranze? Il caso della Grecia e la proposta della "Carta di Idomeni"
Una rassegna di alcune problematiche che dividono gli Stati membri alle prese con la crisi dei rifugiati. Intervista a Irene Wieczorek, ricercatrice all'Istituto per gli Studi Europei
All'alba di oggi la polizia greca ha avviato lo sgombero del campo profughi di Idomeni. Si tratta del più grande campo profughi informale d'Europa, dove migliaia di rifugiati sono rimasti bloccati per mesi, appena a sud del confine tra Grecia e Macedonia.
Rotta balcanica, sospensione di Schengen, emergenza rifugiati: riflessione sui confini d'Europa e su domande mal poste. Un occasional paper
La Commissione Europea ha adottato ieri, mercoledì 18 maggio, la terza relazione sull'andamento dei meccanismi di ricollocazione e di reinsediamento di migranti e richiedenti asilo. Il documento presenta cifre e valutazioni sull'implementazione degli impegni presi dai paesi membri fino al 13 maggio 2016.
Il 4 maggio si è tenuto a Bologna il seminario “L’Agenda Ue sulle migrazioni: un anno in rotta” che ha visto tra i numerosi relatori anche Andrea Oskari Rossini di OBC. Online i video degli interventi
Sono partiti ieri da Torino in direzione Grecia per portare aiuto e beni di prima necessità all’Eko Refugee Camp, situato tra Idomeni e Polykastro.
Il secondo viaggio dei volontari dell'iniziativa One Bridge to Idomeni si pone l'obiettivo di costruire un ponte tra l'Italia e uno dei campi profughi più grandi attualmente esistenti in Grecia
Il video-intervento di Andrea Oskari Rossini presentato il 4 maggio 2016 a Bologna al convegno "L'agenda UE sulle migrazioni: un anno in rotta"
Miksalište, il centro belgradese di aiuto ai rifugiati nato nell'agosto del 2015, viene smantellato. Lo spazio è destinato al faraonico progetto "Belgrado sull'acqua"
Il resoconto dell'impegno di un attivista italiano fra Idomeni e il Brennero, contro confini che dividono e umiliano. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
In Romania sono pochi anche quest'anno i richiedenti asilo. Ma le autorità si stanno adoperando, pur con una iniziale riluttanza, ad allestire i campi per ospitare i richiedenti asilo che arriveranno nell'ottica della ridistribuzione in ambito Ue
Al confine tra Grecia e Macedonia più di diecimila rifugiati e migranti sperano ancora che il confine venga aperto. Le loro storie si intrecciano come in un caleidoscopio nel racconto del nostro inviato
Il racconto dell'Europa guardata dal Pireo. La disumanità della mancata accoglienza, l'umanità della solidarietà. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
In questi mesi tanto si è parlato di corridoi umanitari per alleviare le sofferenze delle migliaia di persone in fuga dalla guerra siriana. E in alcuni casi l'idea ha trovato concretezza. Un'intervista a Fabrizio Bettini di Operazione Colomba
Nel fine settimana di Pasqua centinaia di persone sono partite dall'Italia per Idomeni. Per dare il loro appoggio ad un'Europa dell'accoglienza. Un incontro con Lucia Pantella, una delle partecipanti alla marcia
Il numero di minori non accompagnati rifugiati o migranti che raggiungono l'Europa è in crescita rispetto agli anni scorsi. Qualcuno di loro ha lasciato i propri genitori nel Paese d'origine, altri li hanno persi in mare o durante il viaggio. Questi bambini, sfiniti e traumatizzati, necessitano di un'attenzione particolare.
Europasilo è una rete nazionale che unisce alcune realtà italiane che si occupano di migrazione ed accoglienza. Formatasi qualche anno fa, è da poco on-line con un proprio sito.
Medici Senza Frontiere non opererà più presso l'hotspot di Moria, sull’isola di Lesbo. Una decisione presa a seguito dell’accordo tra Unione Europea e Turchia, che porterà al ritorno forzato di migranti e richiedenti asilo dall’isola greca. MSF ritiene che lavorare in questo centro li renderebbe complici di un sistema iniquo e disumano
Sana vive a Istanbul, in fuga dalla guerra, come milioni di altri siriani. La sua mappa di ricordi, che si intrecciano in uno scrigno pieno di gioielli
Il contestato accordo Ue-Turchia sui migranti stenta a decollare e intanto le navi crociera escludono dalle loro rotte le isole greche. Atene teme per il turismo, fondamentale voce di introiti per un paese in crisi
Aumentano i processi (e le condanne) inflitte a volontari che hanno aiutato profughi a mettersi in salvo o a ricongiungersi con le proprie famiglie in Europa. Come scoraggiare la società civile europea e come questa può difendersi
Oxfam e 18 organizzazioni umanitarie, in una lettera ai leader UE, denunciano l’aggravarsi dell’emergenza umanitaria in Europa
Il campo rifugiati di Pikpa si trova a Mitilene, sull'isola di Lesbo. È un ambiente estremamente curato e confortevole: le pareti sono colorate e vi sono appesi i disegni dei bambini, c'è l'altalena e perfino una tenda piena di giochi. È un campo un po' particolare perché ospita i rifugiati più vulnerabili: bambini, disabili, anziani, membri della comunità LGBT, donne incinte, famiglie che hanno perso qualcuno durante il viaggio o che hanno parenti in ospedale.
I volontari che hanno partecipato alla marcia dei profughi partita lunedì scorso dal campo di Idomeni lo hanno fatto per assistere le persone più vulnerabili del gruppo, e non per istigare all'attraversamento del confine.
Sono 150 gli attivisti che partiranno dal porto di Ancona venerdì 25 marzo alla volta della Grecia, per partecipare alla Marcia #overthefortress promossa dai Centri Sociali del Nord Est, dal Progetto Melting Pot Europa e dall’Associazione Ya Basta! Êdî Bese
Open Migration è un progetto di informazione sul tema delle migrazioni, promosso dalla CILD, Coalizione Italiana Libertà e diritti civili (Roma).
I paesi europei chiudono i confini, interrompendo la cosiddetta rotta balcanica, e Atene si trova in piena emergenza. Secondo il ministro ellenico per gli Affari Europei Nikos Xydakis il punto di partenza è il dialogo con Ankara
La riunione degli stati balcanici con l'Austria del 24 febbraio scorso – dalla quale è stata esclusa la Grecia - nella quale si è discusso della crisi dei rifugiati ha destato giustamente scalpore ed è stata definita senza mezzi termini dal ministro degli Esteri greco come “un tentativo del governo austriaco di minare gli sforzi per giungere ad una soluzione europea”.
La Turchia ha iniziato a ricevere i primi rifugiati siriani nel 2011. In questi cinque anni il numero dei rifugiati ospitati nel paese è cresciuto vertiginosamente sino ad arrivare agli attuali 2 milioni e mezzo. La gestione della crisi da parte turca e gli accordi con l'UE
Un immobile saliscendi di terra rossa, alberi bassi e rocce bianche. L'Albania guarda al suo confine meridionale con apprensione: si dice pronta ad accogliere eventuali rifugiati ed allo stesso tempo aumenta i pattugliamenti. Un reportage
La chiusura della rotta balcanica sta provocando una crisi umanitaria in Grecia. La situazione nel nord del Paese: intervista a Despina Syrri
I primi arrivi di rifugiati a Lesbo risalgono al 2010. Furono poche decine di persone. Poi ne iniziarono a giungere a centinaia. L'Unhcr ha dichiarato che dall'inizio del 2016 sono 77,845 i rifugiati approdati sull'isola.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Parlamento Europeo richiama l'attenzione sulla condizione femminile nell'ambito delle migrazioni forzate e promuove l'adozione di una prospettiva di genere nei diversi ambiti delle politiche d'asilo.
Nell'attesa del summit di oggi tra Ue e Turchia i rifugiati ad Idomeni, al confine greco-macedone, continuano ad arrivare e a rimanere fermi per giorni in condizioni drammatiche. Reportage
La Croazia è intenzionata ad inviare l'esercito a presidiare i confini per far fronte alla crisi rifugiati. L'annuncio fatto mercoledì scorso dal primo ministro Tihomir Orešković ha suscitato le reazioni delle associazioni che nel paese si occupano di diritti umani e che denunciano la decisione come “incostituzionale” e “pericolosa per i cittadini croati”.
La solitudine in cui viene abbandonata la Grecia è solo il più recente segnale dello smarrimento dell'Europa nella gestione della crisi dei rifugiati
La Grecia ha visto arrivare sulle sue coste 123 mila persone dall'inizio del 2016. Anche se toccata da una grave crisi economica, la società civile greca ha dato prova di solidarietà nei confronti dei rifugiati.
Per gli storici Dubravka Stojanović e Tvrtko Jakovina l'unica possibile risposta all'attuale crisi dei rifugiati resta quella di rilanciare il progetto europeo. Un'intervista
Dall'anno scorso la Serbia è attraversata da migliaia di rifugiati che dalla Turchia risalgono i Balcani per raggiungere l'Europa. La società civile si è subito mobilitata per garantire a queste persone un pasto caldo e dei vestiti asciutti. Quanto fatto dall'associazione I'm Human Organization ne è un esempio.
A cosa servono 100 kg di riso, 180 kg di patate, 120 kg di carote, 60 kg di cipolle, 30 kg di lenticchie e altro ancora? Sono gli ingredienti utilizzati per preparare un curry masala necessario a garantire un pasto a circa 2500 rifugiati nel campo di Idomeni, tra la Grecia e la Macedonia.
La "rotta balcanica" per centinaia di rifugiati e migranti parte da Istanbul. Per moltissimi, usare la rete dei trafficanti è una scelta obbligata. Un reportage esclusivo firmato OBC
Per contrastare la sempre più diffusa violazione dei diritti e della dignità dei rifugiati e la loro discriminazione, sabato 27 febbraio 2016 si terrà la Marcia Europea per i Diritti dei Rifugiati “Safe Passage Now!”.
In Bulgaria bTV, tra le principali emittenti televisive del paese, esalta la figura di un uomo che dà la caccia ai migranti e auspica la loro morte. Il racconto
Le nuove linee guida approvate giovedì scorso a Zagabria dai responsabili delle polizie dei paesi balcanici hanno avuto come conseguenza, negli ultimi giorni, una forte contrazione del numero di migranti che hanno attraversato il confine nel sud della Macedonia.
L'associazione Are you Syrious? nasce a Zagabria nell'estate del 2015 quando il primo grande flusso di rifugiati, provenienti soprattutto dalla Siria, cominciò ad utilizzare la rotta balcanica per raggiungere l'Europa.
Sono morte congelate nella neve nei pressi dalla cittadina di Malko Tarnovo, poco dopo aver attraversato il confine tra Turchia e Bulgaria. Una donna e una ragazza di forse quindici anni, probabilmente afgane, sono state rintracciate – quando già era troppo tardi – da pattuglie della polizia di frontiera bulgara nel tardo pomeriggio di sabato 6 febbraio.
“La popolazione delle isole greche dell'Egeo hanno fatto e fanno il possibile per aiutare i rifugiati siriani, nonostante la crisi economica che li colpisce duramente da anni […] La solidarietà che hanno dimostrato non deve essere dimenticata, perché costituisce un contributo importante alla stabilità e alla pace nel mondo”.
Nonostante le proibitive condizioni meterologiche, con temperature che da giorni restano di molti gradi sotto lo zero, migliaia di migranti, rifugiati e richiedenti asilo continuano a percorrere la cosiddetta “rotta balcanica” che corre attraverso la penisola, nel tentativo di raggiungere l'Europa centro-settentrionale.
"Da grande voglio fare la guardia di frontiera lungo il Dragogna", si dicevano scherzando i giovani sloveni negli anni '80. Venne poi l'indipendenza della più settentrionale delle repubbliche jugoslave, e il fiume Dragogna si trasformò davvero nella nuova linea di confine tra Slovenia e Croazia.
La Macedonia ha iniziato a costruire una barriera metallica con filo spinato su un tratto del suo confine con la Grecia, quello ad oggi maggiormente utilizzato dai profughi che stanno percorrendo la rotta balcanica.
Alla politica di apertura verso i rifugiati siriani, la Germania affianca oggi un atteggiamento severo nei confronti dei richiedenti asilo che vengono dai Balcani. Nuove e stringenti norme, approvate di recente da Berlino, potrebbero portare al rimpatrio forzato per decine di migliaia di “balcanici” arrivati in Germania in cerca di una nuova vita.
Il viaggio di migranti e richiedenti asilo attraverso i Balcani rischia di trasformarsi in una crisi umanitaria. I bisogni delle categorie più vulnerabili, le denunce di violenze da parte della polizia bulgara. Reportage
“Sono convinta che in futuro sarà necessario costruire un qualche tipo di barriera o ostacolo fisico [alla frontiera]. Ma non affrettatevi a fare confronti con Srebrenica o con i campi di concentramento [...]. Mi piacerebbe evitarlo, ma non vedo in che altro modo sia possibile difendersi”.
Luogo di transito per i profughi in rotta verso l'Europa occidentale, la Bulgaria recentemente ha inasprito le leggi per contrastare i trafficanti di persone. Ora però c'è il rischio che la criminalità organizzata metta le mani su questo "business"
Il viaggio di migranti e rifugiati dalla capitale serba all'arrivo nel campo di identificazione di Opatovac, in Croazia
Si allontana, a data da destinarsi, la prospettiva dell'ingresso di Romania e Bulgaria nell'area Schengen. La questione doveva essere discussa nel prossimo Consiglio “Giustizia e affari interni” dell'UE, previsto in Lussemburgo l'8 ottobre.
Nella piccola isola greca di Tilos in due anni sono sbarcati 5500 profughi, soprattutto da Siria e Afganistan. E la comunità locale si è fatta carico dell'accoglienza in prima persona
Il muro ungherese, al confine con la Serbia, cala un primo sipario sulla rotta dei Balcani, costringendo i rifugiati a dirottare sulla Croazia rendendogli ancora più difficile il viaggio. Settima e ultima puntata del diario del nostro inviato
Mersiha Smailovikj, è tra i fondatori dell'ong Legis, tra le poche in Macedonia ad essere attiva sul tema delle migrazioni. Un ampio quadro della situazione in quest'intervista
Prosegue il viaggio del nostro inviato in compagnia dei profughi che attraversano la Rotta balcanica. Belgrado è per molti un momento di riposo, dopo le fatiche del lungo viaggio. Sesta puntata
Questa mattina decine di profughi hanno attraversato la frontiera tra Croazia e Serbia e sono stati immediatamente trasportati a Tovarnik, nei pressi del passaggio di confine di Šid, dove da giorni le autorità croate avevano iniziato ad allestire un centro di registrazione. Altri gruppi sarebbero in procinto di attraversare il confine attraverso i campi.
L’Alto commissario per i rifugiati delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha sollevato pesanti accuse nei confronti dell’Unione europea dopo il fallimento del Consiglio dei ministri degli Interni degli stati membri dello scorso lunedì. Guterres è stato lapidario: “In Europa regnano confusione e caos”.
Dalla Macedonia al confine con la Serbia. I rifugiati in marcia attraversano la frontiera e si dirigono verso Preševo. Quinta puntata del diario di viaggio del nostro inviato sulla Rotta balcanica
Il 15 settembre rischia di essere ricordato come l'ennesima data drammatica per i profughi che stanno attraversando i Balcani per raggiungere i paesi dell'Ue.
Decine di autobus privati attendono i profughi al confine tra Grecia e Macedonia, per far loro attraversare il paese, sino in Serbia. Quarta puntata del nostro viaggio lungo la rotta balcanica
Prima di arrivare nella cittadina di Gevgelija, in Macedonia, il nostro inviato fa tappa a Salonicco per parlare col sindaco della città della situazione relativa ai rifugiati. Terza puntata del viaggio lungo la rotta balcanica
Profughi: Grecia al collasso
Dopo la chiusura della rotta balcanica, si aggrava l’emergenza umanitaria dei profughi in Grecia. Ai 40 mila già presenti si aggiungono ogni giorno tremila persone. Ne ha parlato Andrea Oskari Rossini su Radio Vaticana (11 marzo 2016)
Immagini da Idomeni
Migliaia di rifugiati sono bloccati ad Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia. Le immagini di Bledar Hasko che ha visitato il campo agli inizi di marzo
L'Albania e la rotta balcanica
L'Albania può rappresentare una delle tracce alternative della rotta balcanica? Su Radio InBlu, in diretta da Tirana, il nostro corrispondente Giovanni Vale (9 marzo 2016)
Grecia: Idomeni, dove l'Europa latita
Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC racconta ai microfoni di Radio Popolare la situazione a Idomeni, in Grecia. L'Europa latita, mentre i volontari cercano di aiutare le migliaia di profughi qui bloccati (7 marzo 2016)
Turchia, Ue e profughi
Il vertice dei leader Ue con la Turchia sulla crisi dei profughi si chiude con un'intesa di principio, che verrà ridiscussa al vertice del 17 e 18 marzo. In diretta da Istanbul ai microfoni di Radio Inblu il commento di Dimitri Bettoni, corrispondente di OBC (8 marzo 2016)
La Slovenia e i profughi
Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC, in diretta a "Tutta la città ne parla" su Radio Rai3 parla dell'atmosfera in Slovenia rispetto ai profughi e del diffuso clima di preoccupazione nel paese (2 marzo 2016)
Profughi: in migliaia fermi a Idomeni
Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC, al GR di Radio Popolare racconta la situazione a Idomeni, al confine greco con la Macedonia, dove migliaia di profughi attendono di poter proseguire il loro viaggio della speranza (4 marzo 2016)
Profughi: l'Europa affronta se stessa
Su Radio Rai3 Europa la crisi dei profughi. Interventi di Leonardo Rapone, docente dell'Università della Tuscia di Viterbo e due collaboratori di OBC: da Idomeni il giornalista di Radio Capodistria Stefano Lusa, da Istanbul Dimitri Bettoni. Da Lesbo Michele Telaro (MSF), sulle operazioni di aiuto in mare (4 Marzo 2016)
Idomeni: chiusa la porta verso l'Europa
Su Radio Onda d'Urto Andrea Oskari Rossini, rientrato pochi giorni fa dal campo di Idomeni al confine tra Grecia e Macedonia, dove sono scoppiate le proteste dei rifugiati lì bloccati a migliaia (29 febbraio 2016)
Rotta balcanica al collasso
La situazione a Idomeni, in Grecia, è ogni giorno più difficile: 3mila profughi siriani e iracheni vi sono bloccati. Sulle isole greche continuano gli sbarchi, mentre arrivano gli afghani rimandati indietro da Serbia e Macedonia. Andrea Oskari Rossini inviato di OBC su Radio Onda d'Urto (25 febbraio 2016)
Profughi: la situazione in Grecia
Da Salonicco, Andrea Oskari Rossini racconta in diretta su Radio InBlu la situazione dei profughi, a migliaia bloccati nelle zone di confine a causa delle nuove procedure adottate dai paesi di transito (25 febbraio 2016)
Profughi in attesa tra Grecia e Macedonia
Da Gevgelija, al confine tra Macedonia e Grecia, Andrea Oskari Rossini racconta le difficoltà dei profughi siriani e iracheni, in attesa per ore sui treni, e di quelli di altre nazionalità bloccati dalle forze di polizia (24 febbraio 2016)
Caos al confine tra Serbia e Macedonia
Rifugiati nella terra di nessuno: al confine tra Serbia e Macedonia, migliaia di persone ostaggi della confusione creata dai governi della regione. Da Preševo la corrispondenza di Andrea Rossini di OBC in "Esteri" di Radio Popolare (23 febbraio 2016)
Migliaia di profughi tra Grecia e Macedonia
Sono oltre 10mila i profughi ammassati al confine tra Grecia e Macedonia, in attesa della possibilità di proseguire il loro viaggio verso il nord Europa. Ne parla Francesco Martino di OBC nel Gr di Radio Vaticana (23 febbraio 2016)
Rotta balcanica: la situazione al confine tra Austria e Slovenia
Nella trasmissione "Esteri" di Radio Popolare, in diretta dal confine tra Austria e Slovenia, è intervenuto Stefano Lusa, corrispondente di OBC e giornalista di Radio Capodistria (27 gennaio 2016)
Schengen, muri e rotta balcanica
Su Radio Vaticana la messa in discussione di Schengen e i nuovi muri lungo la rotta balcanica. Intervengono Stefano Lusa, di Radio Capodistria e corrispondente di OBC e Antonio Varsori, professore della Facoltà di Scienze Politiche di Padova (26 gennaio 2016)
Ue e rotta balcanica: la fine di Schengen?
"Radio Anch'io" di Radio Rai1 ha dedicato un'intera puntata alla messa in discussione della libera circolazione in Ue a causa del flusso dei profughi che percorre la rotta balcanica. Sono intervenuti, tra gli altri, Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC e Francesco Martino, giornalista di OBC (26 gennaio 2016)
Gelo sulla rotta balcanica
La Macedonia chiude i confini meridionali ed è sempre più difficile per i profughi proseguire verso nord, mentre le temperature sfiorano i -15 ed è emergenza umanitaria. Giovanni Vale, corrispondente di OBC da Zagabria, ne ha parlato su WDR Radio Colonia (21 gennaio 2016)
Il transito dei profughi attraverso i Balcani
L'aggiornamento su Radio Beckwith del corrispondente di OBC dalla Slovenia, Stefano Lusa, al ritorno da un viaggio lungo la rotta balcanica seguita dai profughi che dalla Turchia sbarcano in Grecia e poi proseguono lungo la penisola balcanica il loro viaggio verso il nord Europa (24 dicembre 2015)
Turchia: dopo l'accordo con l'Ue, arrestati centinaia di rifugiati
In Turchia si assiste ai primi effetti dell'accordo sui migranti con l'Ue: le autorità hanno arrestato 1.300 rifugiati che si preparavano ad attraversare il mar Egeo per raggiungere le isole greche. L'analisi di Fazıla Mat (OBC) in diretta da Istanbul ai microfoni di Radio Rai3 Mondo (1 dicembre 2015)
Turchia, arrestati 1300 rifugiati
La polizia turca ha arrestato ieri 1300 rifugiati che tentavano di raggiungere la Grecia, dopo gli accordi sui flussi migratori firmati tra Ankara e Bruxelles domenica scorsa. Critiche le organizzazioni umanitarie. Francesco Martino (OBC) per il GR di Radio Capodistria [1 dicembre 2015]
La Macedonia costruisce un muro anti-migranti al confine con la Grecia
Da alcune settimane la Macedonia consente l’ingresso solo ai profughi provenienti da Siria, Iraq e Afghanistan. Inoltre pochi giorni fa ha iniziato a costruire una barriera di filo spinato al confine con la Grecia. Ne parla Francesco Martino a Radio Onda d'Urto (30 novembre 2015)
Muri e confini lungo la rotta balcanica
Comincia la costruzione della barriera di filo spinato ai confini tra la Macedonia e la Grecia, mentre si blocca il passaggio alle persone considerate 'migranti economici' perché originarie di paesi ritenuti non a rischio. Ne parla Francesco Martino alla trasmissione "Il Vaso di Pandora" di Radio Capodistria (20 novembre 2015)
"Rotta balcanica" chiusa ai "migranti economici"
Bloccata la "rotta balcanica" per i rifugiati che non fuggono da Siria, Afghanistan e Iraq. Per Slovenia, Croazia, Serbia e Macedonia i cittadini di altri paesi sono “migranti economici” e verranno respinti. Francesco Martino (OBC) per il GR di Radio Capodistria [20 novembre 2015]
Profughi: la Slovenia alza una barriera al confine con la Croazia
Il Governo sloveno ha deciso di innalzare una barriera di filo spinato, per ora lungo 80 dei 700 chilometri di confine con la Croazia. Una scelta che ha provocato tra i due paesi non pochi attriti. Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC, ai microfoni di Radio Radicale (15 novembre 2015)
Filo spinato tra Slovenia e Croazia
E' iniziata stamattina la posa di filo spinato da parte delle forze di polizia e dell'esercito sloveni, al confine con la Croazia. Stefano Lusa, corrispondente di OBC e giornalista di Radio Capodistria, per Radio Popolare (11 novembre 2015)
Barriera di filo spinato tra Slovenia e Croazia
Da ieri poliziotti e soldati sloveni hanno cominciato la posa di filo spinato al confine con la Croazia per 'rallentare' il passaggio dei profughi. L'approfondimento di Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC, in "Esteri" su Radio Popolare (11 novembre 2015)
Slovenia: filo spinato al confine con la Croazia
Da ieri poliziotti e soldati sloveni hanno cominciato a posare filo spinato al confine con la Croazia. Dal posto di confine di Rigonce Stefano Lusa, giornalista di Radio Capodistria e corrispondente di OBC, fa il quadro della situazione ai microfoni di Radio Popolare (11 novembre 2015)
Violenze sulla rotta balcanica dei migranti
In diretta dalla Serbia su Radio Popolare, Andrea Rossini racconta la situazione nei centri di identificazione di Preševo presso il confine macedone e Dimitrovgrad, al confine con la Bulgaria. In quest'ultimo, ha raccolto testimonianze di violenze perpetrate della polizia bulgara (21 ottobre 2015)
Bulgaria: violenze sui migranti
A Dimitrovgrad, al confine tra Serbia e Bulgaria, Andrea Rossini di OBC ha raccolto le testimonianze di giovani migranti che denunciano pestaggi e taglieggiamenti perpetrati dalla polizia bulgara. La corrispondenza per Radio Onda d'Urto (21 ottobre 2015)
OBC fa parte della rete transnazionale di media e ONG promossa da Mediapart.fr per raccontare le storie di migranti e solidarietà in Europa