In un incontro a Pordenone tra il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia si è parlato della creazione di sinergie per lo sviluppo dei due territori sfruttando società di sistema, competenze e strutture, tra le quali Osservatorio Balani e Caucaso con sede a Rovereto
"La salvezza per l'Osservatorio Balcani e Caucaso passa per il Friuli Venezia Giulia". E' così che inizia l'articolo pubblicato oggi dal quotidiano "Trentino" riportando i dettagli dell'incontro avvenuto a Pordenone nei giorni scorsi tra il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi e la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.
L'incontro di Pordenone ha avuto come tema l'esame di nuove ipotesi di collaborazione in tema di sviluppo economico territoriale. Il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento ha proposto l'avvio di un percorso indirizzato all'individuazione di possibili strategie comuni attraverso lo sviluppo di sinergie fra le rispettive società di sistema e la messa in rete di competenze, facilities, infrastrutture. Fra i temi oggetto dell'incontro l'internazionalizzazione e le politiche in favore dell'export, il credito alle imprese, i poli tecnologici e i distretti industriali, l'università e la ricerca.
La presidente Serracchiani ha condiviso le linee di fondo di questa agenda di lavoro, sottolineando come anche la Regione Friuli Venezia Giulia abbia avviato una fase di riordino di alcuni asset strategici e sia interessata a confrontarsi con un altra terra di autonomia sulle diverse politiche di miglioramento dell'efficienza delle società di sistema, esplorando possibili collaborazioni e lavorando per accrescere la massa critica del Nord Est nel suo complesso.
Nel corso dell'incontro si è parlato anche di Osservatorio Balcani e Caucaso, come cita l'agenzia di stampa AGI “realtà di eccellenza con sede a Rovereto attiva da ormai quindici anni, riconosciuta anche dal ministero degli Affari esteri”. Alessandro Olivi ha dichiarato l'interesse della Provincia autonoma di Trento ad allargare il raggio d'azione e la rosa delle partnership dell’Osservatorio, che svolge attività di monitoraggio, ricerca e informazione sull’area balcanica e dei paesi dell’Europa orientale ed ex-Urss. La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ha ipotizzato a questo proposito lo sviluppo di una collaborazione con l'Ince - Iniziativa Centro Europea, organizzazione regionale attiva dal 1989 che riunisce tutti gli ambasciatori dell'area centroeuropea e che potrebbe essere interessata alle competenze maturate in seno all'Osservatorio.
Il confronto proseguirà ora anche nell’ambito di un tavolo tecnico a cui parteciperanno oltre ai vertici delle due amministrazioni i responsabili delle società di sistema e degli enti interessati.
L'Osservatorio Balcani Caucaso, come ricorda il quotidiano Trentino, in questo periodo è a rischio in seguito a tagli di finanziamento che indebolirebbero la struttura con conseguenze sul proseguio delle molteplici attività realizzate finora. Il presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, aveva ipotizzato di recente, per garantire un futuro all'ente, la collaborazione con altre istituzioni e aveva avviato i primi contatti con la Regione Friuli Venezia Giulia poi proseguiti con la discussione avvenuta nell'incontro di Pordenone.
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