29 marzo 2012
di Luigi Za
casa editrice: Besa editrice
anno di pubblicazione: 2012
collana: Entropie 35
pagine: 552
prezzo: 32,00 euro
Oggetto della ricerca è il quartiere Kombinat, uno dei più grandi nella periferia di Tirana, nato fra la fine degli anni Quaranta e gli inizi degli anni Cinquanta in funzione della costruzione di un grande complesso industriale che accorpava più fabbriche, quasi tutte tessili, denominato Kombinat i Tekstileve Stalin (Kombinat dei tessili Stalin). Fu un’opera enorme, se si considera che l’Albania a quel tempo era prevalentemente agricola e pastorale, significativa dei programmi di industrializzazione avviati nel secondo dopoguerra.
All’inizio la manodopera impiegata nelle fabbriche era composta da giovani provenienti da varie parti dell’Albania, in particolare dalle zone rurali, e fra essi prevalenti erano le donne.
Nei quarant’anni del periodo socialista sono stati realizzati nuovi opifici e anche il quartiere si è ingrandito: sono arrivati nuovi abitanti, quasi tutti occupati in diverse fabbriche, si sono costruiti nuovi palazzi, localizzati scuole, negozi e altri servizi.
I cambiamenti intervenuti negli anni Novanta in Albania hanno coinvolto anche quest’area urbana di Tirana modificandone profondamente la funzione di area operaia e, di conseguenza, la composizione demografica e sociale. Tutte le fabbriche sono chiuse; in alcuni capannoni sono state avviate modeste attività produttive o commerciali; altri immobili delle ex aziende sono divenute dimore per gli immigrati provenienti da altre parti dell’Albania, che hanno anche occupato una parte delle vecchie abitazioni e ne hanno edificato di nuove senza alcuna regolamentazione: ciò ha modificato radicalmente la composizione sociale e la struttura urbanistica, accentuandone rapidamente il degrado.
Luigi Za insegna Metodologia e tecniche della ricerca sociale e Ricerca sociale e del territorio presso l’Università del Salento. I suoi interessi scientifici e le sue attività di ricerca teorico-empirica si sono rivolti in particolare alle politiche sociali, alle condizioni delle fasce marginali, allo sviluppo sociale ed economico delle aree periferiche. Ha pubblicato diversi studi su tali argomenti, tra cui Comunità memoria sviluppo (2001).
Suoi scritti sull’Albania sono: Identità nazionale e ruolo degli intellettuali, in “Politica internazionale” (1994); Shqetësimet rinore në një shoqëri në tranzicioni, in “Reviste mikste teorike dhe letrare” (1996); Incontro con l’Albania (1996); I villaggi del dio Rodon. Frammenti di vita rurale in Albania (2001).