7 gennaio 2013
di Gian Piero Piretto
casa editrice: Sironi
anno di pubblicazione: 2012
collana: Galápagos
pagine: 208
prezzo: 19,80 euro
«La gazirovka: il distributore pubblico d’acqua gassata; il nomerok: il “numeretto” dei cappotti; le papirosy: le sigarette scadenti… Un’affascinante riflessione sul rapporto tra le cose e la vita.»
I 25 oggetti russo-sovietici protagonisti di queste pagine sono semplici cose di uso comune, non i noti “cimeli” da nostalgici esibiti talvolta nelle mostre o venduti nei negozi di souvenir.
A cosa servivano, che importanza avevano nella vita dei cittadini sovietici, qual è la loro storia?
Unendo l'esperienza personale a citazioni letterarie, artistiche e cinematografiche, l'autore costruisce 25 percorsi che non solo raccontano il passato ma anche il presente di questi oggetti, nell'uso e nell'immaginario collettivo. Si compone così un ritratto emozionante e inedito di una realtà spesso solo ipotizzata da oltre cortina.
Un libro che riesce a stupire e a modificare per sempre il nostro giudizio, così stereotipato, di un mondo che davvero è stato altro.
Gian Piero Piretto insegna Cultura russa e Metodologia della Cultura visuale all'Università degli Studi di Milano. Ha dedicato saggi e articoli alla letteratura e alla cultura russa. Ha pubblicato Il radioso avvenire. Mitologie culturali sovietiche (Einaudi, 2001) e Gli occhi di Stalin (Raffaello Cortina, 2010).