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Tomori, incontro di fedi e culture

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20 agosto 2012

Prima che l'estate volga al termine il monte Tomori, situato nell'Albania meridionale, è meta di un pellegrinaggio e sede di una grande cerimonia annuale che raduna cristiani e bektashi in un incontro di fedi e culture. Un fotoracconto di Giovanni Cobianchi

Fedeli albanesi bektashi e cristiani si radunano per la cerimonia — La cerimonia riporta in vita una pratica sufi bandita durante l'epoca comunista.

Membro della comunità bektashi — I bektashi costituiscono una enclave sufi dell'Islam. Sono rinomati per lo stampo liberale e dalla loro tolleranza nei confronti del cristianesimo.

Fedele bacia la tomba del leader spirituale dei bektashi Abaz Aliu — La maggior parte dei rituali che caratterizzano la cerimonia si svolge nelle vicinanze delle tombe dei principali leader spirituali bektashi.

Turismo religioso a Tomori — Destinata in passato al culto di Zeus, la zona è oggi meta turistica e punto di incontro di migliaia di fedeli albanesi.

Candele e resti di offerte votive — Sangue e tolleranza interreligiosa caratterizzano la festa più importante dell'anno per molti cristiani e bektashi provenienti da tutta l'Albania.

Destinazione Tomori — Decine di migliaia di pellegrini percorrono le irte pendici del monte a piedi, sui muli, sulle jeep.

L'accampamento dei fedeli — I fedeli si accampano presso il passo di Kulmak, situato sul picco del monte Tomori, uno dei più alti del sud dell’Albania.

Sangue — Il sacrificio dell’agnello è un cruento rituale caratteristico della cerimonia.

Anche i fedeli più giovani partecipano alla cerimonia — Ogni famiglia compra un agnello dai pastori arrivati con i loro greggi per l’occasione.

Agnelli sacrificali — Gli agnelli sacrificati per l'occasione sono migliaia, e vengono sgozzati da esperti macellai in un apposito macello situato nelle vicinanze dell'accampamento dei fedeli.

Fedeli nell'atto rituale di purificazione — I fedeli segnano la fronte con il sangue degli agnelli sacrificati, in segno di purificazione.

I fedeli accendono candele votive nei pressi del luogo del sacrificio — I fedeli si nutrono della carne degli agnelli sacrificati. La terza parte dell’agnello arrostito deve essere data in segno di carità al prossimo. Le regole dei bektashi presentano similitudini sia con i Dieci Comandamenti del Cristianesimo, sia con i principi del Buddismo e dell’Induismo.

Una tradizione che non tramonta — Il rituale sacrificale dell'agnello è oggi svolto a guisa di quelli che avevano luogo in passato, prima del divieto imposto dal regime comunista.

Un macellaio ed un fedele presso il villaggio di Kulmak — Nonostante le similitudini con il passato siano mantenute in vita dalla tradizione, oggigiorno la figura del fedele e quella del macellaio preposto allo sgozzamento dell'agnello costituiscono due profili distinti nello svolgimento della cerimonia.

Due fedeli in un attimo di raccoglimento — Negli attimi di raccoglimento i fedeli e le guide spirituali del bektashismo si incontrano, si pongono questioni spirituali, pregano.

Clima di festa — Momenti di festa si alternano a momenti di raccoglimento durante l'arco di una intera settimana.Foto: Tutte le foto di questo racconto sono a firma di Giovanni Cobianchihttp://www.giovannicobianchi.it

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