La Russia ha chiesto al Montenegro la possibilità di utilizzare basi navali sull'Adriatico. Podgorica, che punta all'integrazione nella NATO già nel 2014, ha però risposto negativamente. Il servizio di Francesco Martino per il GR di Radio Capodistria [24 dicembre 2013]
La conferma è arrivata nei giorni scorsi da Andrej Nesterenko ambasciatore russo in Montenegro. “Sì, eravamo interessati a discutere della possibilità che nostre navi militari possano attraccare a Bar e Kotor”, ha dichiarato lunedì scorso Nesterenko al quotidiano "Vijesti".
Secondo l'ambasciatore di Mosca, la Federazione russa non ha mai puntato all'istallazione di basi militari in Montenegro, ma solo alla possibilità di attracco per “motivi umanitari”. Alle autorità di Podgorica, la Russia avrebbe chiesto di utilizzare le basi per le necessità materiali delle navi, come il rifornimento di carburante e provviste.
Mosca studia da tempo la possibilità di un'alternativa sicura per il supporto logistico della propria flotta nel Mediterraneo. L'attuale base d'appoggio, situata nel porto di Tartus in Siria, è infatti sempre più in bilico a causa della guerra civile che sconvolge da anni il paese.
Dal ministero della Difesa del Montenegro è però arrivato un secco no. Anzi, le autorità di Podgorica non hanno nemmeno voluto intavolare una discussione sulla questione.
Negli ultimi anni, il Montenegro ha sviluppato profonde relazioni economiche con Mosca. Al tempo stesso, dal 2006 Podgorica ha intrapreso il percorso di integrazione nella NATO, che spera di portare a termine in tempi rapidi. Tra i suoi principali sponsor c'è proprio la Slovenia che punta ad un invito a Podgorica ad entrare nell'Alleanza atlantica già nel 2014.
Se il Montenegro avesse garantito accesso a navi russe nei propri porti, l'intera strategia di accesso alla NATO sarebbe però stata messa in discussione. Un rischio che il governo del premier Milo Đukanović non sembra disposto a correre.