Politiche giovanili e campi patriottici in Caucaso del nord. Il caso di Mašuk [dicembre 2011]
L'organizzazione di campi giovanili finanziati dal governo è emersa quale uno degli elementi più in vista e maggiormente pubblicizzati delle attuali politiche giovanili in Russia. Questo paper tratta in particolare il caso di Mašuk 2010, un campo sostenuto dal governo russo e interamente dedicato a giovani provenienti dai territori appartenenti al distretto federale del Caucaso del nord e dai territori delle repubbliche de facto indipendenti di Abkhazia e Ossezia del Sud, internazionalmente riconosciute come parte della Georgia. La ricerca si basa su osservazione partecipata presso il campo Mašuk nell'estate del 2010 e su interviste a responsabili delle politiche giovanili in Russia e Caucaso.
Dalla ricerca è emerso che le politiche giovanili attualmente sostenute dal governo russo prendono esplicitamente esempio dall'esperienza sovietica. Inoltre, in Caucaso politiche giovanili e campi come Mašuk hanno lo scopo di promuovere l'imprenditorialità e l'importanza del successo individuale, migliorare i rapporti interetnici tra i giovani delle regione, creare un'immagine positiva dallo Stato (frequentemente identificato con corruzione, malgoverno e misure repressive), dare forza a politiche di educazione patriottica mirate a rafforzare il senso di appartenenza alla “grande patria”, la Federazione Russa, ma anche a “piccole patrie” come la regione di origine e, per la prima volta, il Caucaso del nord nel suo complesso.
Autore: Giorgio Comai
Lingua: italiano