Crisi in Abkhazia
30 maggio 2014
L'Abkhazia, regione georgiana secessionista, sta vivendo in questi giorni una grave crisi politica. Il 27 maggio scorso, manifestanti dell'opposizione radunatisi nella capitale Sukhumi, hanno occupato il palazzo presidenziale e la TV e chiesto le dimissioni del governo.
Le proteste, iniziate già nel mese scorso, erano volte a denunciare la dilagante corruzione nel paese e a chiedere emendamenti alla Costituzione che prevedessero il trasferimento di una parte dei poteri del presidente al parlamento e al governo.
Gli oppositori abkhazi hanno chiesto le dimissioni del presidente della Repubblica e del governo esprimendo la volontà di costituire un nuovo governo del popolo. Il presidente Alexander Ankvab, che assicura di non essere fuggito dal paese, ha definito l'azione come un colpo di stato e ha dichiarato la sua disponibilità al dialogo pur ritenendo l'ultimatum inaccettabile. La sera del 29 maggio, l'opposizione ha annunciato la formazione di un governo di coalizione e di aver già formato un Consiglio temporaneo del popolo. Nel frattempo il parlamento abkhazo ha offerto al presidente di dimettersi, mentre i deputati hanno espresso un voto di sfiducia nei confronti del primo ministro.
FONTE: Caucasian Knot