Albania: nuova proposta di legge sui media, si teme censura

28 aprile 2015

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In Albania l'opposizione ha introdotto al dibattito parlamentare una proposta di legge che mira a limitare i commenti offensivi e diffamanti postati dai lettori sui portali web, individuando i gestori dei portali come responsabili di quanto viene pubblicato dagli utenti.

La legge propone di aggiungere un nuovo articolo ed alcune previsioni transitorie al codice civile che forzino gli amministratori dei portali on-line a bloccare la pubblicazione di commenti che “violino l'onore, la personalità o la reputazione di una persona”. Nel caso questo non avvenga è lo stesso amministratore ad essere responsabile della pubblicazione del commento e dei danni causati dallo stesso. La proposta di legge obbliga inoltre gli amministratori a rimuovere immediatamente un commento a seguito della ricezione di richiesta in tal senso dalla parte che si ritiene danneggiata.

“E' un momento storico in cui i social media stanno guadagnando terreno ed ogni articolo pubblicato sul web viene sommerso da commenti denigranti e offensivi che superano ogni norma etica”, ha scritto l'ex ministra Majlinda Breg nel testo che accompagna la proposta di legge “la libertà di pensiero e d'espressione non può violare la dignità dell'individuo”.

Nella proposta di legge si fa riferimento ad una decisione della Corte europea per i diritti umani e nello specifico al caso noto come Delfi AS vs Estonia. La Corte ha ritenuto un portale estone responsabile per un commento offensivo postato da un suo lettore. Comunque – si nota sul portale Balkan Insight - la decisione della corte pende ancora davanti alla Grand Chamber della corte stessa.

“La proposta di legge si basa su un verdetto che non è ancora definitivo e sarebbe ragionevole perlomeno attendere che la corte si esprima in modo definitivo”, ha sottolineato Theo Alexandridis, un avvocato che si occupa di diritti umani presso il centro Res Publica di Tirana.

La proposta di legge inoltre garantisce all'Agenzia per le telecomunicazioni elettroniche di chiudere forzatamente qualsiasi portale non presenti in chiaro i dettagli per contattare gli amministratori. “Le misure previste nella proposta di legge sono estreme e sproporzionate” ha aggiunto Alexandridis, intervistato da Balkan Insight “l'autocensura è un grosso problema nel panorama mediatico albanese e questa legge potrebbe peggiorare il problema”.

Link: Balkan Insight