Un viaggio nelle avanguardie musicali moldave accompagnati dagli Zdob si Zdub, una delle realtà più brillanti dell'Europa dell'est. Un monito a superare le vecchie abitudini e a guardare con fiducia al futuro, in ambito politico, musicale e mentale
Vengono dalla Moldavia e il loro ultimo disco si intitola Basta Mafia. Sono sufficienti queste prerogative a renderlo un gruppo interessante e curioso. Lo è davvero per via di un sound particolare, brillante e coinvolgente e per il fatto di avere sfondato all'estero, pur provenendo da un paese dove l'industria discografica non ha mai avuto grandi possibilità.
Dagli esordi ai Rage Against The Machine
Hanno alle spalle una lunga carriera, iniziata a metà degli anni Novanta dall'incontro fra Roman Yagupov (cantante e chitarrista nativo di Volgograd), Mihai Gincu (bassista) e Anatol Pugaci (batterista). Insieme studiano a Straszeny, paese di 15mila abitanti nel cuore della Moldavia, sulle rive del fiume Taurus. Si trovano nelle rispettive case e cominciano a sperimentare. Usano i libri come tamburi, e forchette e cucchiai per accompagnare. E' tutto molto rudimentale. Ascoltano le canzoni dei Beatles e dei Roxette (duo pop rock svedese anni ottanta) e registrano su un rocambolesco stereo a cassette. Cambiano le cose con il ritorno dal militare del fratello di Mihai, Sasha, che, dotato di manie imprenditoriali, propone la formazione di una band e il nome: Santa Maria.
Le cose cominciano a farsi serie dopo un concerto a Chişinău. Si trasferiscono nella capitale della Moldavia. Sono tutti giovanissimi. C'è chi lavora come elettricista, chi in una ditta vinicola, chi prova ancora a studiare. Ma da questo momento scatta qualcosa: la musica, con un po’ di fortuna, potrebbe rappresentare il futuro. Durante le prove saltano e imitano i Nirvana. Sasha non ci sta e li molla per un lavoro in Germania. Così il vero mood della band ha modo di manifestarsi.
Tornano a Straszeny e ricominciano daccapo. Una cantina li accoglie e li forma artisticamente. Suonano il più possibile e piano piano entrano a far parte della scena rock moldava. Tornano nella capitale dove registrano il primo demo professionale. Un brano, "The Lost World", fa centro e li porta a esibirsi a Mosca per un festival. Cambiano il nome in Zdob si Zdub, coinvolgendo i più giovani e band russe affermate come gli I.F.K. Il cerchio degli esordi si chiude con un concerto per i dieci anni dall'esplosione di Chernobyl e con quello del '96, ancora a Mosca, spalla degli irraggiungibili Rage Against The Machine .
Il primo disco
Nel 1996 esce Hardcore Moldovenesc, il primo disco ufficiale. Li tiene a battesimo un'etichetta russa, la FeeLee, madrina d'interessanti realtà musicali come Billy's Band e Psychic TV. La title track dà ufficialmente prova del carattere e del carisma della band, e di un'attitudine musicale che in Moldavia non si era mai espressa con tanto fragore.
Di base c'è l'hardcore, ma presto contaminato dalla realtà musicale tradizionale, dal drum'n'bass, dal punk, dall'hip hop; per arrivare a quel mondo che loro stessi definiscono ancora oggi ethno-rock.
"Hardcore Moldovenesc" fa il botto e scala le posizioni di tutte le classifiche moldave. Diviene l'hit alternativa per eccellenza. E bussa alle porte della Romania, dove trova la strada spianata, benché ci sia qualcuno che storca il naso per il tipico dialetto moldavo. Tutte le altre canzoni sono in russo. E permettono loro di suonare ovunque. Nel '97 aprono per Rollins Band, fra funk e post-punk noise, e Biohazard, fra hardcore e metal, e suonano in Crimea davanti a migliaia di persone.
Di successo in successo
Volano poi in Germania e raffinano il suono, traducendo l'album di debutto in moldavo e cominciando a pensare a un nuovo lavoro. Che vede la luce nel 1998.
Tabara Noastra sono dodici canzoni nuove, tre in russo, nove in rumeno, con la partecipazione di validissimi musicisti moldavi come Anatol Stefanet, violinista dei Trigon, folk jazz band di Chisinau. In Russia viene presentato il disco a San Pietroburgo, il 26 maggio 1999 e a Mosca, due giorni dopo. Il 14 agosto, con i I.F.K. e i Gorky Park, aprono per i Red Hot Chili Peppers sulla Piazza Rossa. Li seguono più di 150mila persone, prima di un altro boom la vigilia di Natale allo storico Lăptăria lui Enache di Bucarest, fra i luoghi di ritrovo più cool della capitale romena, dagli anni Venti attentissimo alle avanguardie.
Nel 2000 la band suona al Festival Eurosonic di Groningen, nei Paesi Bassi, e al Pepsi Sziget, a fianco di artisti come Suzanne Vega e Oasis. La band viene proclamata miglior gruppo dal vivo in Russia. Tornano in studio a ottobre per registrare "Videli Nochi", in onore del leggendario gruppo pietroburghese Kino. L'anno successivo suonano con Emir Kusturica, presentando il nuovo lavoro: Agroromantica.
C'è di tutto. Folk, rock, Balkan, hardcore, hip hop. Partono per una nuova tournèe, per un totale di centodieci concerti in trentaquattro città. Il 2003 è ricordato per un concerto a Kiev, in Ucraina, di fronte a 50mila persone e per l'uscita di un'altra raccolta di canzoni originali, 450 De Oi. In Slovacchia è il disco più venduto durante le vacanze di Natale. In Romania viene presentato il 12 febbraio 2004 a Chişinău. I fan vengono accolti con un bicchiere di vino e una fetta di formaggio locale. Altre date dal vivo: in Ungheria, Ucraina, Repubblica Ceca e Romania. Si festeggiano i dieci anni di carriera con una raccolta e la produzione di alcuni brani inediti. Buone nuove nel 2005 con le carinerie del settimanale tedesco Musikmarkt che indica il lavoro del 2004 fra le migliori proposte dell'anno, a fianco di nomi come Lhasa e Khaled e con gli ottimi risultati agli MTV Awards rumeni. I Zdob si Zdub vincono la finale per l'Eurovision Song Contest e con la canzone "Boonika Bate Toba" arrivano al sesto posto. E l'anno dopo partecipano a un programma documentario per la BBC, programmato da Michael Palinm del gruppo comico britannico Monty Python.
Nel 2006 è la volta di Ethnomecanica. Viene distribuito dalla Sony BMG in tutta Europa. Così i Zdob si Zdub fanno breccia anche in Austria, Germania e Danimarca. Un brutto incidente automobilistico, però, coinvolge la band il 7 giugno, verso mezzanotte. A bordo del minibus con cui si spostano per le varie date del tour, sono centrati da un minivan della Volkswagen. Saltano quattro date. Ma la band non molla e ancora oggi con il suo gipsy punk è considerata una delle realtà più brillanti dell'Europa dell'est.
L'ultimo (per ora) capitolo della saga Zdob si Zdub è del 2012: esce per la Asphalt Tango di Berlino Basta Mafia!. Per la prima volta nella loro carriera lavorano con un produttore straniero, Marc Elsner, già al fianco di Fanfare Ciocarlia e Mindwar. E' il risultato di un lungo lavoro cominciato nel 2010. Basta Mafia! è un monito a superare le vecchie abitudini e a guardare con fiducia al futuro, in ambito politico, musicale e mentale. Nel 2014 la band ha celebrato i vent'anni di attività suonando in Moldavia, Russia, Romania e Ucraina.
Hai pensato a un abbonamento a OBC Transeuropa? Sosterrai il nostro lavoro e riceverai articoli in anteprima e più contenuti. Abbonati a OBCT!