In un mondo vulnerabile. Il futuro del pacifismo tra guerre, migrazioni e rapporti di genere

In un mondo afflitto da guerre e discriminazioni sociali, razziali e di genere come possiamo ancora promuovere la pace? Nell'ambito del Festival della Pace "Ridiamo i colori alla pace", un convegno aperto al pubblico curato da Università di Parma e Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione Internazionale

In un mondo afflitto da guerre e discriminazioni sociali, razziali e di genere come possiamo ancora promuovere la pace? Come si coniuga l’opposizione alla violenza bellica con il riconoscimento delle violenze più silenziose e strutturali – diseguaglianze, violazione dei diritti, migrazioni forzate, violenze sulle donne? Quali sono le figure chiave coinvolte e che ruolo svolgono? Queste sono le domande al centro del convegno "In un mondo vulnerabile. Il futuro del pacifismo tra guerre, migrazioni e rapporti di genere".

L’evento, curato da Università di Parma e CIAC, nell’ambito dei progetti SAI “Una città per l’asilo” e “Terra d’asilo”, rientra nel programma del Festival della Pace "Ridiamo i colori alla pace", promosso dalla Casa della Pace e dal Comune di Parma. Il convegno è aperto al pubblico e si rivolge a studentesse, studenti, ricercatrici, ricercatori e a tutte le persone interessate a esplorare le connessioni tra i grandi temi del presente e la nostra quotidianità.

Dopo i saluti, il convegno prevede tre panel: Non c’è pace senza giustizia: guerre, migrazioni forzate e lotte per i diritti, L’impegno per la pace in un mondo di guerre: il ruolo dell’università, Prendersi cura della vulnerabilità: il pacifismo in un mondo plurale,

Si veda il programma dettagliato, con nomi di relatori e relatrici, sul sito dell'Università di Parma .

INFO:
Marco Deriu - marco.deriu@unipr.it 
Chiara Marchetti - associazione@ciaconlus.org