Unhcr: positivo l'accordo tra Serbia e Croazia

Fonte: UNHCR

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha accolto con favore l’annuncio, fatto lo scorso 25 novembre dai presidenti di Croazia e Serbia, del raggiungimento di un accordo per la risoluzione delle questioni relative ai rifugiati e ai rimpatri che li vedono coinvolti.

Una soluzione positiva di questi problemi rappresenterebbe un importante passo in avanti per dare una svolta definitiva a uno dei più gravi casi europei di esilio protratto – eredità delle guerre che hanno sconvolto la regione negli anni ’90.
 
Nel corso degli anni la Serbia ha dato ospitalità a una delle più numerose popolazioni di rifugiati e sfollati in Europa. Dei circa 65mila rifugiati croati che si trovano ancora in Serbia la maggior parte vive in alloggi privati, ma circa 5.500 di loro, tra cui un numero significativo di persone vulnerabili, sono ospitati in centri collettivi in condizioni di forte disagio.

Per quanto riguarda i rimpatri, molte persone sono rientrate in Croazia negli ultimi anni, sebbene alcuni di loro abbiano trovato difficoltà ad ottenere alloggi e ad essere inseriti nei programmi di reintegrazione socio-economica. L’UNHCR ha lavorato con il governo e con la comunità internazionale per risolvere i problemi legali, sociali e tecnici riguardanti i rimpatri e la reintegrazione.
 
 Anche se l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati non ha ancora avuto l’opportunità di visionare i dettagli dell’accordo Croazia-Serbia, la speranza è che venga presto tradotto in un’azione concreta che consenta la risoluzione di questa situazione protratta nel tempo, con il supporto dei donatori interessati. L’UNHCR attende con impazienza di iniziare a lavorare con i suoi partner al fine di raggiungere tale obiettivo.