In agonia è un dramma psicologico, il secondo della trilogia sui Glembay, storia di una famiglia patrizia originaria di Zagabria e del suo declino. Ambientato nell’autunno del 1922, in una fase storica di caos post-asburgico, il personaggio principale è Laura, donna fragile con un carattere particolarmente sensibile. Scritto inizialmente in due atti, che trent’anni dopo la prima stesura divennero tre, con In agonia e con le altre due opere della trilogia – I Signori Glembay (1928) e Leda (1930) – Krleža raggiunge l’apice della forza espressiva della sua arte che, in un’epoca dominata da una poetica sperimentale che da Pirandello si propaga, attraverso Brecht, fino agli scrittori del dopoguerra come Ionesco e Beckett, si allontana dall’avanguardia drammaturgica e ritorna ai modelli anti-cechoviani. Con In agonia, che è il suo dramma più volte messo in scena, l’autore viene consacrato come una delle figure culturali più eminenti prima del panorama croato e jugoslavo, poi di quello europeo dell’epoca.