2 gennaio 2004
a cura di Alessandro Marzo Magno
anno di pubblicazione 2001
edito da Il Saggiatore
Il 26 giugno 1991 la guerra di Slovenia dava inizio alla dissoluzione della Jugoslavia e inaugurava il decennio di conflitti sanguinosi che hanno sconvolto i Balcani.
Da questo primo focolaio gli scontri si sono diffusi, come un'epidemia, anche in Croazia, con i primi bombardamenti e il massacro di Dubrovnik, in Bosnia, con le pulizie etniche, gli stupri, le stragi, in Kosovo, con la repressione serba e i bombardamenti della Nato, fino ai recenti e anomali episodi in Macedonia: scenari diversi, diverse etnie, diverse religioni, diverse cause di tensioni, ma sempre la stessa figura sullo sfondo: il burattinaio Slobodan Milosevic, l'uomo che nel 1991 diede l'ordine ai carri armati federali di marciare sulla Slovenia. L'uomo che il primo aprile 2001, dieci anni dopo, è finito in una cella del carcere di Belgrado. Questo libro è una ricostruzione minuziosa e completa, l'unica esistente, delle cinque guerre che tanto da vicino hanno riguardato l'Italia, sia per la prossimità fisica dei luoghi dei combattimenti (Sarajevo dista soltanto poche ore d'auto dal confne italiano), sia per le ondate di profughi che si sono riversate al di qua dell'Adriatico. Attraverso la bruciante attualità dell'arresto di 'Slobo', risalendo alle radici antichissime di rancori etnici che hanno fatto dei Balcani una polveriera sempre più minacciosa, questo volume è a un tempo reportage e rigorosa ricostruzione storica arricchita dalle schede biografiche dei grandi protagonisti. Un libro scritto in "presa diretta", una testimonianza a più voci di cinque giornalisti italiani, uno sloveno e uno bosniaco (Adriano Sofri, Ervin Hladnik-Milharcic, Barbara Gruden, Marco Ventura, Zlatko Dizdarevic, Gigi Riva, Alessandro Marzo Magno, Toni Fontana) - completata dall'appendice di uno storico (Marco Cuzzi) - che hanno assistito di persona agli eventi raccontati; un valore aggiunto impareggiabile, che soltanto la Storia vista con i propri occhi può conferire.