11 maggio 2011
di Elvira Dones
casa editrice: Einaudi
anno di pubblicazione: 2011
collana: Stile libero Big
pagine: 172
prezzo: 17,00 euro
prefazione di Roberto Saviano
«Non romanzo sulla guerra, né romanzo di guerra. No, questo romanzo è invece direttamente la guerra. È l'assunzione della guerra nell'occhio pietoso della vittima che non giudica, non condanna, ma comunica a tutti la sua visione. Uno sguardo limpido, classico, che non distorce nulla».
Dalla prefazione di Roberto Saviano
Forse per la prima volta in un romanzo la guerra ci appare vicinissima alla nostra normalità: di persone che vivono nell'Occidente moderno, dove si può telefonare a una amica a New York, a un parente in Svizzera. E dove, se manca la luce, non è detto che sia perché stanno per venirci a prendere, uno per uno, casa per casa. La «piccola guerra perfetta» del titolo è quella dichiarata dalla Nato il 24 marzo 1999 in seguito alla feroce politica di «pulizia etnica» di Milosevic. Si concluse il 12 giugno. Una guerra aerea, dai cieli del Kosovo. Doveva essere piccola e perfetta perché nessun soldato americano sarebbe tornato a casa in una bara, fu promesso. Ma vista da terra fu purtroppo tutt'altra cosa. Che cosa, lo racconta Elvira Dones in questo libro scritto oggi e basato su anni di ricerche sulle violenze subite dalle donne del Kosovo in ottanta giorni di orrore, a opera dei miliziani serbi. Dones riesce a rendere terribile, commovente e umana l'epica della sopravvivenza di tre donne assediate in una casa di Pristina: Rea, Nita e Hana. E insieme al loro assedio, alla loro disperata e vitale giovinezza, seguiamo increduli l'odissea verso la libertà di due indimenticabili ragazzini, della tredicenne bellissima Blerime, che da grande vuole studiare Poe come zia Nita, e del quattordicenne asso del calcio Fatmir.
Elvira Dones è nata a Durazzo. I primi sette libri li ha scritti in albanese; gli ultimi due in italiano, sua lingua d'adozione. Vive oggi negli Stati Uniti, dopo aver trascorso molti anni in Svizzera. Ha diretto per la Tv svizzera una serie di documentari premiati in Francia, Italia e Stati Uniti. Nel 2008 ha vinto il Premio Fondazione Grinzane Cavour per la cultura euro-mediterranea.