A Pola, tra i banchi del mercato dell’antiquariato di via Ciscutti, il musicista Slavko Declaro ritrova un oggetto della sua infanzia e ne rimane abbagliato. È il globo dorato che da bambino si soffermava ad ammirare nello studio del padre dell’amico Vladimir e che si schiude lungo la linea dell’equatore. Dall’altra parte del mondo, l’hippie stagionato Vladimir Strahinja sta manifestando a Wall Street insieme ad altri antiglobalisti, quando riceve una telefonata da Pola che gli annuncia l’inaspettata morte della madre. Le circostanze del decesso di Gita Strahinja non sono chiare: il corpo viene rinvenuto seminudo, con la camicia da notte rialzata sui fianchi, in una posizione innaturale. Si sospetta un delitto, ma la polizia chiude il caso come morte naturale. I due amici non credono agli inquirenti, decidono di indagare da soli per scoprire com’è morta Gita e soprattutto capire perché alcuni oggetti di valore della famiglia Strahinja stanno misteriosamente comparendo tra le vie di Pola; proprio come il globo dorato ritrovato da Slavko. Un noir che porta in sé le tinte di una saga familiare e di un romanzo urbano storico-sociale: attraverso la storia familiare di Slavko e Vladimir si ripercorrono cent’anni di storia della magnifica città di Pola, condannata a vivere una sorta di ‘infanzia centenaria’ a causa degli sconvolgimenti etnico-politici ciclicamente subiti.
Amir Alagić (Banja Luka, Bosnia-Erzegovina), vive e lavora a Pola. Autore di racconti e poesie pubblicati su alcune riviste e antologie; nel 2010 pubblica la sua prima raccolta di racconti: Pod istim nebom. Ha pubblicato alcuni romanzi con Durieux a Zagabria, tra i quali Stogodišnje djetinjstvo (2017) che Ronzani Editore propone in prima edizione italiana. Alcuni suoi testi sono stati tradotti in inglese e francese, nel 2022 Libreria Editrice Cafoscarina pubblica la raccolta Oltre la collina e altri racconti, a cura di Marija Bradaš.