Il commissario europeo all'Allargamento Hahn vede nuove opportunità per l'integrazione dei Balcani occidentali grazie alle prossime presidenze di turno dell'UE, affidate a paesi fortemente pro-inclusione, come Bulgaria, Austria e Romania. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [13 novembre 2017]
Nei prossimi due anni sono possibili concreti passi in avanti per l'allargamento dell'Unione europea nei Balcani occidentali. A rilanciare l'ottimismo sulla prospettiva di integrazione dei paesi della regione è il Commissario all'Allargamento Johannes Hahn attraverso alcune dichiarazioni ai media.
Secondo Hahn, è significativo che i prossimi tre turni di presidenza a rotazione dell'UE saranno affidati a Bulgaria, Austria e Romania. paesi da sempre molto interessati alla piena integrazione dei Balcani nelle strutture comunitarie.
Sofia, che inaugurerà il proprio semestre il primo gennaio prossimo, ha già inserito i Balcani occidentali nella lista di priorità, e si appresta ad organizzare una grande conferenza sul tema, prevista nel maggio prossimo.
Per il momento nessuno si sbilancia nel fare previsioni sulla possibile data di nuovi allargamenti: il presidente della Commissione, Jean-Claude Junker ha escluso che nuovi ingressi possano avvenire durante il suo mandato, e le previsioni più rosee al momento parlano del 2025 per i paesi più avanti nel processo di avvicinamento, oggi Montenegro e Serbia.
Macedonia ed Albania hanno ottenuto lo status di paese-candidato, ma devono ancora inaugurare il processo negoziale vero e proprio, ancora più indietro arrancano la Bosnia-Erzegovina e il Kosovo.
Nonostante le difficoltà, il crescente scetticismo nei paesi già membri rispetto ad ulteriori allargamenti e le forti differenze nello stato negoziale dei paesi candidati, secondo Hahn si vedono nuovi spiragli verso l'integrazione della regione: il prossimo febbraio la Commissione dovrebbe presentare la propria rinnovata strategia sui Balcani occidentali.
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