Sofia, Bulgaria - Pixabay

Sofia, Bulgaria - Pixabay

Presentato ieri a Sofia il nuovo governo ad-interim bulgaro, che amministrerà il paese fino alle elezioni anticipate del 5 ottobre. Tra gli obiettivi del nuovo esecutivo assicurare elezioni trasparenti e far ripartire i fondi europei. Il servizio di Francesco Martino per il GR di Radio Capodistria [6 agosto 2014]

Sarà il 57enne Georgi Bliznashki, professore di Diritto all'università di Sofia ed ex-socialista, a guidare il governo tecnico che accompagnerà la Bulgaria fino alle elezioni anticipate del prossimo 5 ottobre.

La creazione di un governo ad-interim, nominato dal presidente Rosen Plevneliev, si è resa necessaria dopo le dimissioni presentate il 24 luglio del tormentato esecutivo di centro-sinistra con a capo Plamen Oresharski, rimasto al potere per poco più di un anno tra scandali e fortissime proteste di piazza.

Lo stesso presidente Plevneliev ha annunciato che oggi procederà allo sciogliomento del parlamento di Sofia, atto che metterà formalmente la parola fine a questa legislatura.

Il governo tecnico, che avrà a disposizione un budget piuttosto limitato, ha due obiettivi principali. Da una parte preparare la Bulgaria alle prossime ed ennesime elezioni anticipate, che si prospettano estremamente combattute, dall'altra rilanciare gli sfilacciati rapporti con Bruxelles e fronteggiare i seri problemi della Bulgaria nel processo di assorbimento dei fondi europei.

A livello internazionale, dal nuovo governo ci si aspetta una politica più marcatamente filo-americana rispetto a quello precedente, spesso accusato dai partner europei di essere troppo vicino a Mosca. Una vicinanza espressa soprattutto sulla questione del South Stream, il gasdotto voluto dalla Russia per aggirare l'Ucraina che dovrebbe approdare sul territorio dell'UE proprio sulle coste della Bulgaria.

Al momento il progetto è stato congelato da Sofia, in attesa degli sviluppi dei rapporti - oggi conflittuali - tra Mosca e l'Occidente. La partita però rimane ancora aperta.

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