Emmanuel Macron e Rumen Radev a colloquio (foto - Presidenza Bulgaria)

Emmanuel Macron e Rumen Radev a colloquio (foto - Presidenza Bulgaria)

Termina oggi in Bulgaria il tour del presidente francese Emmanuel Macron in Europa centro-orientale per rilanciare il ruolo di Parigi nell'area e arrivare ad un accordo della direttiva sui lavoratori distaccati. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [25 agosto 2017]

E' la Bulgaria l'ultima tappa del viaggio istituzionale di Emmanuel Macron in Europa centro-orientale. Oggi il presidente francese si incontra a Varna, sulla costa del Mar Nero, col suo omologo bulgaro Rumen Radev e col premier Boyko Borisov.

La tappa bulgara segue quelle dei giorni scorsi in Austria, dove ha incontrato anche i premier di Repubblica Ceca e Slovacchia e in Romania. Col suo tour, Macron vuole rilanciare il ruolo di Parigi nell'area e trovare sostenitori agli annunciati progetti di riforma dell'Unione europea.

Sul piatto, c'è anche la riforma della direttiva europea sui lavoratori distaccati, che permette a cittadini di un determinato paese Ue di lavorare in un secondo, pagando però contributi sociali e previdenziali del proprio paese di origine, e che vede spesso protagonisti lavoratori dell'est-Europa, più economici, impiegati nei paesi ricchi del Vecchio continente. Una norma che Macron vorrebbe però limitare, e che ha definito “un vero e proprio dumping sociale”.

Il governo bulgaro sembra disposto a raggiungere un compromesso, ma cerca una contropartita concreta: dal presidente francese Sofia sia aspetta infatti un deciso appoggio all'ingresso della Bulgaria nello spazio Schengen, almeno per quanto riguarda i voli aerei, ma anche nel meccanismo ERM II, la cosiddetta “sala d'aspetto” per accedere alla moneta unica.

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