Eulex ha portato sui banchi degli imputati ex combattenti dell'UÇK per fatti accaduti durante la guerra del 1998-99. Molti sono figure vicine al partito del premier Hashim Thaçi. Il servizio di Francesco Martino per il GR di Radio Capodistria [11 novembre 2013]

La procura di Eulex, la missione di supporto a giustizia e polizia schierata dall'Unione europea in Kosovo ha annunciato venerdì l'apertura di un nuovo processo per crimini di guerra nei confronti di ex combattenti dell'UÇK.

Quindici gli indagati, per crimini che vanno da maltrattamenti a torture fino all'omicidio, fatti che sarebbero accaduti durante il conflitto tra la guerriglia albanese e l'allora esercito jugoslavo nel biennio 1998-1999, scontro culminato nei successivi bombardamenti della NATO sulla Serbia e sfociato nella dichiarazione di indipendenza del Kosovo del febbraio 2008.

Tra gli imputati, che dovranno rispondere alle accuse nel tribunale di Mitrovica entro le prossime due settimane, sono presenti molte figure di spicco del PDK, il partito oggi al governo guidato dal premier Hashim Thaçi, formazione emersa proprio dalle fila della lotta armata.

Spiccano i nomi di Sylejman Selimi attualmente ambasciatore del Kosovo in Albania, e di Sami Lushtaku, influente sindaco di Skënderaj/Srbica. Selimi, all'epoca uno dei leader militari della guerriglia albanese, dovrà rispondere di quattro diversi capi d'accusa, tra cui quello di aver torturato prigionieri di guerra. Lushtaku invece , secondo l'accusa, avrebbe giustiziato con un colpo alla testa un albanese kosovaro per motivi personali.

Due dei restanti imputati sono accusati tra l'altro di aver decapitato un poliziotto serbo con una sega elettrica, nel giugno del 1998.

Le imputazioni lanciate la settimana scorsa segnano il terzo processo di alto profilo per crimini di guerra lanciato da Eulex dal suo dispiegamento. Lo scorso giugno, tre comandanti dell'UÇK vennero condannati per abusi sulla popolazione civile. In settembre dieci imputati, tra cui l'ex comandante militare ed ex ministro del PDK Fatmir Limaj, vennero invece assolti da tutte le accuse.

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