Nikola Gruevski - Wikimedia Commons

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La VMRO di Nikola Gruevski ha vinto le elezioni anticipate in Macedonia, e avrà la possibilità di creare un nuovo esecutivo. Difficile però superare la crisi politica che attanaglia il paese. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [13 dicembre 2016]

Sono arrivati solo nella tarda serata di ieri i risultati ufficiali delle elezioni anticipate in Macedonia. La Commissione elettorale centrale ha confermato la vittoria di misura della VMRO, movimento di centro-destra guidato dall'ex premier Nikola Gruevski, al governo a Skopje da un decennio.

Col 38% dei voti, la VMRO avrà 51 seggi nel prossimo parlamento, contro i 49 dell'opposizione socialdemocratica, che ha ottenuto il 36,7% delle preferenze. In campo albanese dieci seggi vanno all'Unione democratica per l'integrazione (DUI), seguita da due movimenti di nuova formazione: l'alleanza BESA, con cinque mandati, e l'Alleanza per gli Albanesi con tre.

Il ritardo della Commissione nell'annunciare i risultati finali ha fatto sorgere molte speculazioni ieri a Skopje, vista l'atmosfera tesa nel paese: alla chiusura dei seggi, infatti, sia la VMRO che i socialdemocratici avevano annunciato vittoria.

Con questi numeri sembra quindi che la VMRO avrà la possibilità di formare un nuovo governo, probabilmente insieme al proprio partner tradizionale, l'Unione democratica per l'integrazione, i cui voti congiunti raggiungerebbero una maggioranza risicata di 61 seggi su 120.

Sembra però difficile che un nuovo governo guidato da Gruevski, che potrebbe entrare in carica nel gennaio 2017, avrà vita facile nel tentare di superare la profonda crisi istituzionale che paralizza il paese da due anni.

A inizio 2015 l'opposizione rese pubbliche registrazioni che proverebbero corruzione e gravissime violazioni proprio da parte di Gruevski, tra cui l'aver intercettato illegalmente almeno 20mila cittadini. Accuse che l'ex premier ha sempre respinto.

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