Il Montenegro è stato ufficialmente invitato dalla NATO a diventare il 29simo membro dell'Alleanza Atlantica. Forte irritazione a Mosca, che si oppone ad ogni ulteriore allargamento della NATO ad est. Francesco Martino (OBC) per il GR di Radio Capodistria [2 dicembre 2015]
E' arrivato stamattina l'atteso invito dell'Alleanza Atlantica al Montenegro a divenire il 29simo paese membro della NATO. Ad annunciarlo da Bruxelles, dove è in corso un summit dell'Alleanza, è stato il Segretario generale Jens Stoltenberg, per il quale l'invito segna “una giornata storica per il Montenegro, per i Balcani Occidentali e per la NATO”.
Lo stesso Stoltenberg ha poi invitato Podgorica a continuare sulla strade delle riforme, sia in campo militare che nel rafforzamento dello stato di diritto. Nessun riferimento preciso sulla possibile data di effettivo ingresso del Montenegro nella NATO, che con tutta probabilità dovrebbe arrivare entro la prima metà del 2017.
Per il premier Milo Djukanović l'invito rappresenta il coronamento di un obiettivo perseguito a partire dal 2009. Per Djukanović la membership atlantica rappresenta da anni una priorità strategica, nonostante le forti divisioni della società montenegrina a riguardo.
Molti montenegrini continuano infatti ad opporsi strenuamente all'ingresso del paese nella NATO. Contrari soprattutto i rappresentanti della larga comunità serba, che non hanno dimenticato i bombardamenti dell'Alleanza sulla Jugoslavia durante il conflitto in Kosovo del 1999, bombardamenti che non risparmiarono nemmeno il Montenegro. L'opposizione ha chiesto che la questione venga sottoposta a referendum, il cui esito sarebbe tutt'altro che scontato.
Reazioni negative anche dalla Russia, che si oppone ad ogni ulteriore allargamento della NATO ad est. Per Mosca, che ha già annunciato la sospensione di ogni collaborazione militare con Podgorica, l'invito al Montenegro rappresenta “una provocazione”.
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