In forte aumento, in Grecia gli investitori cinesi interessati al mercato immobiliare, grazie a prezzi bassi e visti per viaggiare liberamente in Unione europea. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [6 novembre 2018]
Attirati dal sole, dai prezzi concorrenziali di case e appartamenti e dai visti pluriennali validi per l'intera Unione europea, migliaia di cittadini cinesi hanno adocchiato in questi anni il mercato immobiliare greco.
Un fenomeno in rapida crescita, che sta rivitalizzando il valore degli immobili in Grecia, crollato con la crisi del 2009, ma che rischia di avere effetti problematici su chi vive in affitto nelle principali città dell'Ellade.
Oggi le case in Grecia sono del 40% più economiche rispetto al picco del 2008. Per attirare investimenti dall'estero, nel 2013 il paese ha poi lanciato i cosiddetti “golden visa”: chi spende 250mila euro in Grecia, riceve un permesso di soggiorno di cinque anni, che permette di viaggiare liberamente in tutta l'UE.
Una situazione invitante, soprattutto per molti investitori cinesi. Secondo Lefteris Potamianos, direttore dalla Real Estate Association di Atene, intervistato da Reuters, “ai telefoni dell'Agenzia arrivano sempre più chiamate dall'estero, e la maggioranza schiacciante viene dalla Cina”. Su circa 3400 “golden visa” assegnati fino ad oggi, almeno la metà sono andati a cinesi, seguiti a grande distanza da russi e turchi.
Ma se i broker gioiscono della crescita tumultuosa degli investimenti esteri in proprietà immobiliari, salito in due anni del 91%, non tutti festeggiano ad Atene e dintorni. Molti degli appartamenti acquistati vengono infatti messi in affitto: una dinamica che ha contribuito ad un aumento medio del canone dell'8,4% in soli dodici mesi. Una situazione definita “insostenibile” dalle associazioni di affittuari greci.