Quarta visita in Ungheria in quattro anni per Vladimir Putin, che incontra oggi a Budapest il premier magiaro Viktor Orban. In agenda un possibile ritiro delle sanzioni occidentali contro la Russia. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [2 febbraio 2017]
E' un incontro che si tiene sotto gli auspici della nuova presidenza Trump, quello di oggi a Budapest tra il premier ungherese Viktor Orban e il presidente russo Vladimir Putin. Per Putin la visita ufficiale di oggi in Ungheria ha soprattutto lo scopo di rafforzare i legami politici con Orban, uno dei leader dell'UE più apertamente favorevole al Cremlino.
L'obiettivo principale di Putin - con cui il nuovo presidente americano Trump ha dichiarato di voler lanciare una politica di collaborazione - è arrivare al ritiro delle sanzioni occidentali contro la Russia, decise dopo l'invasione della Crimea e lo scoppio delle ostilità in Ucraina orientale, ostilità riesplose con violenza proprio negli ultimi giorni.
Insieme al tema delle sanzioni, sul tavolo soprattutto questioni energetiche: Budapest ha infatti contrattato la consegna di due nuove reattori nucleari, destinati alla centrale di Paks, e finanziati tramite un prestito di 10 miliardi di euro erogato proprio dal Cremlino. Nei colloqui, si parlerà anche della possibilità che in futuro l'Ungheria possa connettersi ai gasdotti North Stream o Turkish Stream, progetti promossi dalla Russia.
La visita di Putin ha riacceso – come prevedibile – lo scontro politico in Ungheria. Le forze democratiche ungheresi hanno annunciato una protesta di piazza, preoccupate dall'avvicinamento del paese alla Russia. Orban non ha mai nascosto la sua simpatia per il modello di governo autoritario di Putin, modello che, secondo l'opposizione, il premier sta tentando di imporre anche in Ungheria.
Vai al sito di Radio Capodistria