Il villaggio di Dudeștii Vechi nella Romania occidentale, ha attraversato il comunismo, la deportazione dei suoi abitanti, la frammentazione della terra. Sopravviverà ora all'agricoltura industriale?
A Belgrado è in costruzione un nuovo ponte sul Danubio. Servirà per decongestionare la viabilità urbana e favorire il trasporto regionale. Ma servirà anche a cementare le relazioni economiche tra Serbia e Cina, che si fanno sempre più intense
Non ce n'è nemmeno un chilometro. Ma è stata già più volte pomposamente annunciata. In Montenegro sono poche le possibilità che si realizzi anche un solo tratto di autostrada: le istituzioni finanziarie europee non vogliono sostenere un progetto considerato costoso e inutile
E' considerato cinico e pessimista. Non concorda con molte delle politiche economiche adottate dal governo serbo e non crede che posticipare le riforme per garantire pace sociale sia una buona idea. Un'intervista all'economista Miroslav Prokopijević
Prima di essere colpita dalla crisi economica, la Romania ha vissuto una forte fase di espansione. Alla luce dei problemi che emergono oggi, però, quel modello di sviluppo appare basato su politiche di breve respiro, responsabili di forti ingiustizie sociali all'interno del paese
Un programma di investimenti diretto a rilanciare con soldi pubblici l'economia in Republika Srpska ha erogato milioni di euro a compagnie offshore. L'inchiesta del Centro per il Reportage Investigativo di Sarajevo sulla IR-Banka, nostra intervista
Secondo il premier albanese Berisha, l'Albania è l'unico paese in Europa ad essere stato risparmiato dalla crisi economica. L'opposizione afferma il contrario e denuncia che gli ingenti investimenti pubblici del governo rischiano di portare il paese al tracollo finanziario
I successi politici e commerciali del presidente serbo Boris Tadić a Pechino. Storia e motivazioni di un'amicizia che continua ininterrotta dall'era Milošević. Le quattro direttrici della politica estera serba, in autunno a Belgrado il presidente russo Medvedev
Può uno stato esistere senza alcun riconoscimento internazionale? Sì, e nel cuore della stessa Europa. La storia di ordinaria postmodernità della Transnistria
Radenska, Merkator, Laško. Alcuni tra i gioielli del sistema industriale sloveno, ultimamente però in grave crisi finanziaria. E spunta il nome di un imprenditore goriziano, Pierpaolo Cerani, che ne avrebbe assunto il controllo. Il dibattito in Slovenia
Il 13 luglio scorso è stato firmato ad Ankara l'accordo che dovrebbe dare il via alla costruzione del gasdotto Nabucco, attraverso cui l'Unione europea cerca di smarcarsi dal monopolio delle forniture russe. Restano però dubbi sulla sua reale fattibilità
La scorsa primavera a Novi Pazar, Serbia sud-occidentale, un uomo si è tagliato volontariamente per protesta il mignolo della mano sinistra. E' un ex dipendente della fabbrica pubblica di tessuti "Raška". Sullo sfondo il crollo di un intero settore e di una città che da esso dipendeva
Paradossale braccio di ferro tra Pristina e Belgrado sul pagamento dei debiti contratti dal Kosovo in periodo jugoslavo. Ciascuno dei contendenti vuole pagare (ma non troppo) affermando così la propria sovranità
Le agenzie per l'esportazione del credito di Germania, Austria e Svizzera si ritirano dal progetto della diga Ilısu nella Turchia sud-orientale, considerato dagli oppositori come devastante per il sito di Hasankeyf. Festeggiano le ong, ma il governo turco vuole andare avanti
Su Google la Macedonia è al terzo posto come meta ricercata per possibili investimenti dall'estero. Un risultato che sembra premiare le iniziative promosse dal governo Gruevski. Pressioni governative su varie aziende rischiano però di offuscare questa immagine positiva
Dopo lo smantellamento del sistema economico della vecchia Jugoslavia una delle fonti principali dell'economia kosovara sono le rimesse dall'estero. Ora condizionate negativamente dalla crisi economica globale. Un reportage
Università occupate, dipendenti pubblici in rivolta e migliaia di persone che su Facebook chiamano alla mobilitazione per un primo maggio contro il governo a Zagabria. La crisi in Croazia a poche settimane dal voto
Doveva essere la ''Davos'' dell'energia ma a Sofia il forum sulla sicurezza energetica è stato minato dall'assenza del premier russo Putin e di altri grandi esportatori. L'incontro si è presto trasformato nell'arena in cui si sono confrontati i due maggiori progetti messi in campo nel settore della fornitura di gas naturale
Se il parlamento approverà la proposta governativa contenente le misure per la "stabilizzazione economica", già a maggio la Serbia potrebbe ottenere la prima e più cospicua parte degli aiuti finanziari stanziati dal FMI. Ma per la maggior parte della popolazione questo si tradurrà in una nuova e dolorosa ''stretta di cinghia''
Riportare a casa ingegneri, ricercatori, giuristi. Perché contribuiscano alla crescita della loro comunità d'origine. Un tema caro a molti politici, in Albania come altrove, ma spesso connotato da un contorno retorico e da speculazioni demagogiche
In Slovenia la crisi si fa sentire. Licenziamenti e tassi di crescita al ribasso. Il governo nelle scorse settimane ha fatto approvare una revisione di bilancio. Contrariamente al passato la finanziaria non è in pareggio, ma in deficit, seppur contenuto
Affinché l'Fmi le conceda un nuovo credito di stabilizzazione la Serbia deve ''stringere la cinghia'' e colmare al più presto l'attuale deficit di bilancio. Come? Si parla di riduzione dell'amministrazione statale e di una tassa di solidarietà
In piena crisi economica, la Romania è costretta a chiedere un prestito di 20 miliardi di euro a Ue ed Fmi. Perché questo vada a beneficio del paese e non solo dei gruppi bancari che operano in Romania, sostiene l'economista Liviu Voinea, c'è però bisogno di controllo e regole chiare
Il livello di indebitamento estero deprime il rating internazionale della Croazia, ma la diminuzione della spesa pubblica può scatenare l'opposizione di ampie categorie sociali. Le forme della crisi nell'analisi di Jutarnji List
Perché il costo della birra riesce sempre a trovare il modo di superare il costo del lavoro? La linea divisoria tra Occidente ed ex blocco orientale è davvero scomparsa, o si è solo spostata nelle nostre tasche? Lo scrittore bulgaro Alek Popov si interroga di fronte ai misteri della transizione
Crollo delle esportazioni e aumento della disoccupazione: la crisi economica globale colpisce la Turchia, ma il premier Erdoğan ostenta sicurezza in vista delle elezioni del 29 marzo. Tiene il settore bancario nonostante la perdita di valore della Lira
La fine della divisione dell'Europa, la fine della Jugoslavia, l'avvento della globalizzazione: intervista a Rada Iveković. I nostri materiali di riflessione e analisi su identità europea, nuovo sistema di relazioni internazionali e memoria del comunismo nel ventennale del 1989
Gli esperti economici dei Balcani non vedono un futuro roseo per la regione, e prevedono che la crisi inizierà presto a farsi sentire in modo più intenso e durerà molto più a lungo di quanto si pensi, portando con sé anche instabilità politica
C'è allarme sull'economia dell'Europa orientale. A preoccupare è soprattutto il prosciugarsi del flusso di denaro, proveniente dalle banche occidentali, con cui i paesi dell'area hanno finanziato crescita e consumo. Un modello di sviluppo che ora viene messo apertamente in discussione
Si chiama Isola dei Serpenti, ma di serpenti nemmeno l'ombra. Il suo tesoro è nel mare che la circonda, ricco di greggio e gas, reclamati da Ucraina e Romania. Il 3 febbraio la Corte internazionale dell'Aja ha messo fine alla contesa, assegnando a Bucarest gran parte dei fondali