L'ex generale dell'esercito serbo bosniaco Radislav Krstić, che sta scontando 35 anni di carcere per il suo ruolo nel genocidio di Srebrenica, ammette le sue responsabilità in una lettera a supporto della richiesta di scarcerazione anticipata. Reazioni divise in Bosnia Erzegovina e Serbia
Tra il 2020 e il 2022, 13 paesi dell'Unione europea hanno registrato almeno 488 decessi di persone in custodia o a seguito di operazioni delle forze dell’ordine. La Francia ha i numeri più alti, seguono Irlanda, Spagna e Germania. L’Italia non ha voluto fornire dati
Delle oltre mille azioni legali mosse tra il 2016 e il 2023 contro giornalisti e media in Croazia, quasi la metà sono definibili come SLAPP - azioni legali strategiche contro la partecipazione pubblica - che hanno l’obiettivo di silenziare la libertà di espressione
La storia di Maja non è molto diversa da quella di tante altre persone che nascono e crescono in Italia senza cittadinanza. Storia segnata da ingorghi burocratici e complessità esistenziali, dentro un quadro legislativo da tempo superato dalla situazione demografica e sociale italiana
Il 25 luglio 1992 veniva compiuto un eccidio nel villaggio di Zecovi in Bosnia Erzegovina. Ci sono voluti 31 anni per emettere una sentenza di condanna di primo grado di cinque fra gli accusati. Nel massacro, uccisi ben 29 familiari compresi moglie e due figli piccoli di Fikret Bačić, ancora dispersi
Ventinove anni dopo il genocidio di Srebrenica, continua il difficile percorso di elaborazione e assunzione di responsabilità per quanto accaduto allora: uno sforzo reso ancora più urgente dal "virus della negazione" che ha colpito le società dei Balcani e non solo
Ado Hasanović, regista di origine bosniaca residente in Italia, intervistato sulla via del rientro da Cannes parla dei suoi prossimi progetti, che coinvolgono direttamente anche la sua Srebrenica. Un’intervista
Per la leadership serba, la recente adozione della Risoluzione dell'Assemblea generale ONU su Srebrenica non era necessaria, e il paese avrebbe già provveduto a processare i responsabili di crimini di guerra. Un'analisi attenta, però, mostra una realtà molto diversa
Il comunista curdo Ecevit Piroğlu, da quasi tre anni detenuto illegalmente in Serbia, continua lo sciopero della fame nonostante la sua vita sia in pericolo. La richiesta dei suoi avvocati di ricoverarlo in ospedale è stata respinta. Piroğlu però resta irremovibile nella sua lotta per la libertà
L'Assemblea generale dell'Onu ha votato la risoluzione che istituisce la Giornata internazionale in memoria del genocidio avvenuto l'11 luglio 1995 a Srebrenica. Iniziativa contestata da Serbia e Russia, ma anche dalla Republika Srpska di Bosnia, come racconta Massimo Moratti, corrispondente da Belgrado di OBCT, a Radio InBlu (24 maggio 2024)
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Bosnia Erzegovina, 11 luglio: l'Assemblea Generale dell'Onu dichiara questa data Giornata internazionale del ricordo del genocidio di Srebrenica avvenuto nel 1995. Una risoluzione fortemente osteggiata dalla Serbia, come racconta Massimo Moratti, corrispondente di OBCT da Belgrado (25 maggio 2024)
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Nel 2021, l’allora leader dell'opposizione Giorgia Meloni querelò per diffamazione Roberto Saviano. Lo scorso ottobre, il tribunale romano ha emesso una condanna nei confronti dello scrittore italiano. Una sentenza che ha allarmato la società civile italiana ed europea. Ne abbiamo parlato con Antonio Nobile, legale di Saviano
Nei giorni scorsi in Montenegro si è assistito ad un susseguirsi di arresti – a partire da quello di Milivoje Katnić, ex procuratore speciale, e quello di Zoran Lazović, alto funzionario di polizia ai tempi del vecchio potere – che porta a pensare che il cerchio attorno a Milo Đukanović ormai si stia stringendo
In Slovenia l’ergastolo è stato introdotto nel Codice penale nel 2008, con una decisione che ha suscitato perplessità e discussioni nella società slovena. Solo di recente, però, un imputato è stato condannato al carcere a vita in via definitiva
Ivan Turudić, appena eletto dal parlamento croato alla guida della Procura generale croata, ha scelto la sua prima intervista per attaccare l’EPPO, la Procura europea che ha avviato indagini per corruzione nei confronti di diversi ministri del governo Plenković. L'opposizione protesta
A venticinque anni dall’assassinio del giornalista Slavko Ćuruvija e nove dall’inizio del processo contro i quattro imputati dell’omicidio, dopo una prima condanna nel 2019 e la ripetizione del processo, lunedì 5 febbraio il Tribunale d’Appello di Belgrado ha assolto gli imputati
E se l’ufficio del sindaco della più importante città turistica del Montenegro fosse una cella del carcere? È proprio quello che sta accadendo a Budva, dopo che il sindaco in carica è stato arrestato lo scorso anno, senza aver perso le sue funzioni
Dal 30 dicembre scorso l’ex premier e presidente albanese Sali Berisha è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione passiva a favore di suo genero Jamarber Malltezi, relativa alla privatizzazione dell’ex campo sportivo “Partizani”.
Il governo croato ha annunciato l'intenzione di riconoscere il femminicidio come un tipo di delitto distinto dagli altri. Una novità importante, ma occorre un cambiamento sociale ben più ampio, avverte chi lotta per i diritti delle donne
La Corte costituzionale turca ha chiesto la scarcerazione di Can Atalay, membro del Partito dei lavoratori della Turchia, condannato per le proteste di Gezi Park. La Corte di cassazione però si oppone, senza averne diritto. Per molti giuristi e politici turchi, si tratta di un golpe giudiziario
“L’incapacità di affrontare pienamente le atrocità della guerra e le cause profonde dei conflitti negli anni ’90 continua ad avere conseguenze devastanti sul rispetto dei diritti umani, sullo stato di diritto e sulla coesione sociale nella regione”. Lo ha affermato Dunja Mijatović, Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, alla diffusione di un rapporto sullo stato di avanzamento della giustizia di transizione nei paesi dell'ex-Jugoslavia
In vista del prossimo Consiglio Europeo del 14-15 dicembre prossimo, sta aumentando la pressione del governo greco guidato da Kyriakos Mitsotakis su Tirana. Atene minaccia l’uso del diritto di veto contro l’inizio dei negoziati tra l’Albania e l’Ue sui primi capitoli dedicati alla democrazia e stato di diritto. La procedura prevede che per tale passo sia raggiunta l’unanimità tra gli stati membri dell’Unione.
Dopo l'attacco all'Ucraina le violazioni dei diritti umani in Russia sono aumentate, come rileva il rapporto delle Nazioni Unite 2023. Tuttavia, secondo il documento, anche prima della guerra si riscontravano gravi violazioni dei diritti umani
Il leader del centro destra Sali Berisha e il suo genero Jamarber Malltezi sono indagati dalla Procura speciale anticorruzione nell’ambito della privatizzazione dell’ex campo sportivo “Partizani”, risalente al 2008. Tra i capi d’accusa corruzione e appropriazione indebita
La procuratrice di Belgrado Bojana Savović è la vincitrice dell'edizione 2023 del premio “La conquista della libertà”, riconoscimento che viene conferito ogni il 24 settembre, giorno in cui nel 2000 Slobodan Milošević fu sconfitto alle elezioni. Perché ha vinto il premio e perché è stata destituita dal suo incarico
Nell'ambito del tema della sorveglianza abbiamo intervistato Evita Papakiriakidou, avvocata penalista dello studio legale Athens Lawyers che rappresenta Thanasis Koukakis, giornalista greco bersaglio illegittimo della sorveglianza spyware
Nei giorni scorsi in Montenegro è stato scoperto un tunnel sotterraneo utilizzato per entrare nel deposito dell’Alta corte di Podgorica, luogo dove vengono archiviati oggetti e documenti usati nei processi come prove. Secondo gli esperti è l’ennesima sconfitta dello stato nella lotta alla criminalità organizzata
Nella sua recente sentenza, la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo (CEDU) ha dichiarato la Bosnia ed Erzegovina responsabile di discriminazione e violazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Secondo esperti legali e attivisti per i diritti umani, è necessario riformulare il codice penale albanese per eliminare la differenziazione tra eterosessuale e omosessuale nel trattamento dei crimini sessuali
L'Assemblea nazionale della Republika Srpska ha adottato giovedì 20 luglio la Legge sugli emendamenti al Codice penale, che prevede la criminalizzazione della diffamazione. Inascoltati gli appelli di attori internazionali e locali volti a proteggere la libertà di parola e ritirare lo scandaloso provvedimento che qualifica la diffamazione come reato