Proseguono le iniziative dell'Ambasciata d'Italia a Sarajevo, nel settore della tutela ambientale rivolta in special modo alla sensibilizzazione dei giovani. Dalla partecipazione alla recente Conferenza sul clima tenutasi al Parlamento bosniaco, al sostegno alla Zelena Mreža, Rete Verde locale che conta 22 Ong oltre a gruppi informali e attivisti singoli
Fonte: Ambasciata d'Italia a Sarajevo
In considerazione delle sue iniziative nel settore della tutela ambientale, rivolte in particolare alla sensibilizzazione giovanile, l’Ambasciata d'Italia a Sarajevo è stata tra gli ospiti della “Conference on Climate Action in Bosnia-Erzegovina ”, tenutasi presso il Parlamento della Bosnia Erzegovina e ed alla cui organizzazione ha contributo anche l’UNDP. Rappresentanti di governo, membri del Parlamento, autorità locali, organizzazioni giovanili e rappresentanti della comunità internazionale hanno celebrato la “settimana dell’azione climatica” con un articolato dibattito, ad ampia risonanza mediatica, sulle principali sfide che le politiche ambientali si trovano ad affrontare tanto a livello globale quanto nel particolare contesto bosniaco-erzegovese.
Nel suo intervento, l’Ambasciatore Di Ruzza ha ricordato che l’Italia, insieme al Regno Unito, ha presieduto lo scorso anno la Conferenza delle parti sul clima e che Milano, in particolare, ha ospitato la Pre-Cop26 e l’evento Youth4Climate , punto di incontro di centinaia di giovani provenienti da tutto il mondo, compresa la BiH. "L’importanza annessa dunque dall’Italia al coinvolgimento delle nuove generazioni nella definizione delle politiche di contrasto alla crisi climatica - così Di Ruzza davanti al Parlamento di Sarajevo - "è fedelmente testimoniata dalle parole con cui il Presidente Draghi concluse il suo discorso alla cerimonia di apertura del Word Leaders Summit della COP26, a Glasgow, il 1 novembre 2021: 'Future generations will judge us for what we achieve or fail to achieve. We must involve them, listen to them and – above all – learn from them' ".
Per quanto concerne l’impegno dell’Ambasciata italiana in Bosnia Erzegovina in tale settore, Di Ruzza ha sottolineato l’importanza del “Green Network" (Zelena Mreža ), iniziativa lanciata nel 2021 dall'Ambasciata d'Italia a Sarajevo, attraverso spontanee ed informali forme di coordinamento con organizzazioni della società civile impegnate nel settore della tutela ambientale, specie gruppi di attivismo giovanile, e poi progressivamente strutturatasi grazie al sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e alla partnership con l'UNDP.
La “Rete Verde” conta un elevato e crescente numero di adesioni (al momento ben 22 Ong, due gruppi informali e 11 attivisti a titolo individuale) e un ambizioso programma progettuale. Obiettivi principali, sensibilizzare le autorità e la società bosniaco-erzegovese sulla rilevanza dei temi ambientali e realizzare eco-azioni che, oltre alla valenza simbolica, possano concretamente contribuire a livello locale alla "transizione verde", al contrasto ai cambiamenti climatici e a tutelare e promuovere ulteriormente le bellezze naturali del paese. Un tema, quest’ultimo, sul quale l'Ambasciata italiana è particolarmente profilata considerando anche il contestuale impegno nell'ambito del progetto "Via Dinarica ", portato avanti in sinergia con la Cooperazione italiana e con l'AICS, anche in questo caso nella collaudata partnership con UNDP. Il programma, conosciutissimo in tutto il territorio della Bosnia Erzegovina, si prefigge di incentivare forme di turismo sostenibile in un'ottica sia di sviluppo economico che di valorizzazione delle splendide risorse naturali del Paese, anche a sostegno di processi di riconciliazione e collaborazione interetnica.
Tra le più recenti iniziative realizzate dalla "Rete Verde", la celebrazione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, effettuata con una serie di manifestazioni che si sono svolte in varie parti della Bosnia Erzegovina nei giorni 3-5 giugno: a Posušje, in Erzegovina, giovani attivisti hanno piantato alberi presso una scuola elementare locale; un analogo evento ha avuto luogo a Sarajevo Est, al quale ha presenziato direttamente lo stesso Ambasciatore Di Ruzza insieme al vice Sindaco della municipalità, Aleksandar Kostović; a Brčko un’organizzazione locale ha promosso la pulizia di rifiuti in un sentiero di montagna presso la località di Majevica; a Srbac, in Republika Srpska, infine, un’organizzazione locale (partner di lunga data della “Rete Verde”) ha organizzato il tradizionale “Bardača meet-up ”, con incontri, eventi e seminari sui temi dell’ecologia che hanno raccolto grande adesione di pubblico ed effettuando, anche in questo caso, la piantumazione di alberi.
Tutti questi eventi hanno visto la partecipazione di giovani attivisti di "Zelena Mreža" provenienti da diverse regioni della Bosnia Erzegovina, promuovendo in tal modo possibilità di incontro tra diverse comunità, scambio di esperienze e, in tale ottica, percorsi di riconciliazione nazionale.