Appello all'Ue: agire subito per decongestionare le isole egee

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5 marzo 2020

Grecia, crisi umanitaria, foto Michele Brusini - Shutterstock.jpg

Grecia, crisi umanitaria (Michele Brusini - Shutterstock )

Con la crisi scoppiata al confine greco-turco, dopo che la Turchia ha deciso di riaprire i confini ai rifugiati che vogliono entrare nell'UE, diversi soggetti europei della società civile che operano a sostegno dei rifugiati e richiedenti asilo hanno lanciato un appello rivolto alla Commissione europea, al Consiglio europeo e agli stati membri dell'UE

Fonte: Action for Education

Appello rivolto a Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, Ursula von der Leyen presidente della Commissione Europea e ai capi degli stati membri dell'Unione europea.

Le Isole egee sono entrate in crisi. Alla fine, 5 anni di politiche negligenti sono esplosi in giorni di protesta nelle isole, minacce di violenza contro le ONG e scioperi di massa. Le isole hanno la capacità di ospitare solo 6.178 richiedenti asilo , mentre su di esse ce ne sono più di 42.000. Adesso le comunità si preparano ad un’ondata di arrivi a seguito della decisione della Turchia di riaprire le frontiere mettendo fine agli accordi con l’Unione Europea.

Questa continua situazione di stallo politico tra UE, Grecia e Turchia deve essere risolta. Questo gioco, controllato dai potenti, sta mettendo a rischio le vite di persone innocenti. Deve finire adesso. A questo mix già pericoloso si aggiunge il crescente panico per il coronavirus. Data la grave carenza di assistenza sanitaria negli hotspot, le Ong temono che lo scoppio dell’epidemia possa avere conseguenze disastrose.

La Grecia è stata lasciata da sola nell’affrontare questa crisi - e le comunità dell’isola più di chiunque altro. Oggi, l’Europa deve agire per riparare a 5 anni di attività legislativa negligente. Deve ammettere la propria colpa del suo continuo rifiuto di prendersi carico di questa responsabilità internazionale e riconoscere che una buona politica può risolvere questa catastrofe provocata dall’uomo. E’ vostra responsabilità, come leader europei, garantire un’azione decisa e coordinata per proteggere la vita umana dato il peggioramento della situazione umanitaria che ha superato ogni stima.

Noi sottoscritti chiediamo:

1. Un’azione immediata da parte di tutti gli stati membri per decongestionare l’isola di Lesbo, Chios, Samos, Kos e Leros attraverso un’equa ricollocazione dei richiedenti asilo nei paesi europei nel rispetto dei diritti umani e in accordo con gli obblighi presi secondo l’articolo 78 (3) del TFUE e la direttiva 2001/55/CE sulla protezione temporanea.

2. Un’immediata disposizione degli stati membri sul supporto ai centri di accoglienza e identificazione del governo greco e sulla loro supervisione per garantire l’accesso ad una procedura di asilo sicura e legale in conformità con il diritto umanitario, la Carta dei diritti fondamentali dell'UE e la Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo .

3. La creazione di un registro europeo comune di personale medico, di protezione e di legali che a rotazione supporti il governo greco recandosi nelle isole per esaminare le domande di asilo in maniera umana, legale e dignitosa.

Attendiamo il responso dei presidenti del Consiglio Europeo, della Commissione e dei capi degli stati membri a questa lettera aperta.

Rimaniamo uniti nella convinzione che i richiedenti asilo e i rifugiati abbiano diritto a processi legali, che l’irresponsabilità politica possa essere compensata da una politica e da un’amministrazione efficace e umana. L’Europa deve agire!

Unisciti a noi per chiedere che l'Europa agisca e firma la lettera aperta al seguente link (e qui disponibile tradotta in 9 lingue ).

E' un'iniziativa avviata da Action for Education, che opera a supporto di richiedenti asilo sulle isole greche.

Per ulteriorni informazioni: Jacob Warn - e-mail: info@actionforeducation.co.uk

Segue l'elenco delle organizzazioni e dei gruppi firmatari.

Appello all'Ue: agire subito per decongestionare le isole egee

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