Il progetto paneuropeo Rewilding Europe arriva anche in Bulgaria, tra i monti Rodopi
Le montagne dei Rodopi sono state ufficialmente dichiarate settima zona di intervento del progetto europeo Rewilding Europe, che ha come scopo di far rivivere dieci aree naturali in Europa.
“I Rodopi sono magnifici: è una delle regioni d'Europa che possiede la maggiore biodiversità ed un enorme potenziale per un ritorno ad una natura selvaggia”, spiega Stoycho Stoytchev, della Società bulgara per la protezione dei volatili e membro dell'équipe di Rewilding Rhodopes, una fondazione creata recentemente nel quadro dell'iniziativa europea Rewilding Europe.
Stoycho Stoytchev sottolinea che, nei primi anni di lavoro, le attività si concentreranno sulla parte orientale del massiccio dei Rodopi.
Frans Schepers, direttore generale di Rewilding Europe, spiega che, sulla base di una prospettiva di lavoro di dieci anni, è previsto poi lasciare la natura sola nel suo lavoro, dato che il progetto ha come obiettivo quello di tornare e proteggere nei Rodopi i processi naturali. Quindi poi dovrebbero pensarci da soli gli animali selvaggi locali: cervi, cavalli selvaggi, lupi, orsi e diverse specie di avvoltoi (nero, egiziano e grifone), numerosi rapaci di piccola taglia e il citello (conosciuto anche con il nome di Scoiattolo di terra europeo, è un piccolo roditore diurno che vive nelle steppe dell'est europeo, ndr).
Il ritorno alla natura selvaggia passerà anche attraverso la tutela della antiche foreste, modalità di gestione più naturali delle aree protette e limiti alle concessioni di caccia.
I Rodopi sono situati nel sud-est della Bulgaria e sono collegati a zone poco antropizzate che si trovano al confine con la Grecia. Ad ovest i Rodopi toccano i parchi nazionali della Rila e di Pirin. La regione oggetto dell'intervento è nel cuore del massiccio denominato Rila-Rodopi, la più grande catena montuosa dei Balcani che si estende su una superficie di 40.000 chilometri quadrati.
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