Nicole Corritore 24 maggio 2019
Radio Radicale, da Articolo21

I tagli al fondo del pluralismo nell’editoria hanno spinto la FNSI ad avviare la campagna "No tagli, no bavagli!". Il 28 maggio a Roma si terrà un presidio davanti a Montecitorio, per chiedere che in Parlamento si avvii la discussione sugli emendamenti a sostegno di Radio Radicale e altre testate colpite dai tagli

Fonti: FNSI e Articolo 21

«No tagli, no bavagli». È lo slogan della campagna organizzata dalla Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi) contro i tagli al fondo del pluralismo nell’editoria e le querele temerarie fatte per intimidire i cronisti. La mobilitazione è stata decisa dal 28esimo congresso della Fnsi, tenutosi a Levico Terme dal 12 al 14 febbraio, e prevede iniziative in tutto il paese. Una campagna che è partita ufficialmente lo scorso 1# marzo, con l'annuncio dal palazzo Cesaroni di Perugia dal segretario Raffaele Lorusso e dal presidente Fnsi Beppe Giulietti.

Il taglio dei fondi dell'Editoria a diverse testate e la recente decisione assunta dal solo gruppo del Movimento 5 Stelle di impedire la discussione e il voto sulla proroga della convenzione con Radio Radicale e sugli emendamenti sul fondo per il pluralismo dell’informazione è grave e non può trovare giustificazione alcuna. Chi ha negato la discussione, per paura di un libero voto del Parlamento, punta a oscurare le voci delle differenze e a colpire il pluralismo dell’informazione.

Una decisione ancora più inquietante perché ha deliberatamente scelto di non ascoltare i ripetuti appelli del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e di ignorare l’invito dell’Agcom a rinnovare la convenzione in attesa della riforma del settore.

La FNSI, che ha già ricevuto dal Consiglio nazionale e dall’assemblea dei comitati di redazione il mandato a utilizzare tutti gli strumenti di lotta per bloccare i tagli e i bavagli, chiede ad ogni singolo parlamentare di porre la questione in aula e di rivendicare il diritto a potersi esprimere su una materia che investe direttamente l’articolo 21 della Costituzione.

Il tentativo di soffocare Radio Radicale e di colpire il Manifesto, l’Avvenire, le cooperative di giornalisti e le voci delle minoranze e delle differenze è solo il primo passo verso l’obiettivo di abrogare la funzione critica e il ruolo dei giornalisti. Questo progetto può e deve essere contrastato oltre ogni logica di parte e di partito. L’auspicio è che tutti i media diano voce alle preoccupazioni e alle proteste delle redazioni che rischiano di essere “oscurate”.

La Giunta esecutiva della FNSI e la Consulta delle Associazioni regionali di Stampa ne discuteranno in una riunione straordinaria convocata dal segretario generale Raffaele Lorusso per martedì 28 maggio. La riunione proseguirà in forma pubblica nel pomeriggio della stessa giornata, a partire dalle ore 15, in piazza Montecitorio, dove in concomitanza con i lavori dell’aula della Camera si terrà un presidio per chiedere che l’Assemblea dei deputati possa pronunciarsi sugli emendamenti.

La Federazione nazionale della Stampa Italiana invita tutti coloro che si sono schierati al fianco di Radio Radicale e delle testate colpite dai tagli a intervenire al presidio.

Per aderire all'appello, oltre che al presidio, la FNSI chiede di inviare una mail a redazione@articolo21.info