Gasdotto

Mentre Mosca restringe i rubinetti nei confronti dei Paesi della CSI Baku tenta di aumentare l'import di gas dall'Iran. Il riavvicinamento tra Azerbaijan e Iran scompiglia anche i piani USA nell'area

12/01/2006 -  Anonymous User

Di Mina Muradova and Rufat Abbasov - Eurasianet, TOL
Traduzione a cura di Osservatorio sui Balcani
La politica russa d'innalzamento dei prezzi per il gas naturale sta spingendo l'Azerbaijan ad accelerare la sua ricerca per fonti alternative d'energia. Il Presidente Ilham Aliev ha indicato che Baku guarderà "il prima possibile all'Iran per importazioni di gas".

I recenti dissidi russi con l'Ucraina in merito al prezzo del gas naturale ha attirato l'attenzione internazionale. Meno pubblicizzati sono però stati gli incrementi di prezzo imposti dal conglomerato russo Gazprom su altri membri della Comunità degli Stati Indipendenti tra i quali Armenia, Azerbaijan, Georgia e Moldavia. La Russia e l'Ucraina hanno risolto la loro disputa lo scorso 5 gennaio, ma tra gli Stati della CSI vi sono sentimenti negativi nei confronti delle azioni della Gazprom. Per Armenia, Azerbaijan e Georgia ad esempio il prezzo è cresciuto recentemente a 110 dollari ogni mille metri cubi di gas mentre prima era attorno ai 61 dollari.

A fine dicembre la Gazexport, controllata della Gazprom, assieme alla Compagnia petrolifera di Stato dell'Azerbaijan si sono accordate garantendo a Baku un'importazione di 4.5 miliardi di metri cubi per il 2006. In risposta alle domande di alcuni giornalisti il Presidente Aliev ha sottolineato che a Baku rimanevano poco da fare se non adeguarsi ai nuovi prezzi della Gazprom. "Nonostante il fatto che il prezzo di fatto è raddoppiato, noi siamo convinti quest'accordo fosse necessario per l'Azerbaijan ... non avevamo altra via possibile", ha affermato Aliev.

Nonostante l'Azerbaijan possegga notevoli risorse naturali il Paese deve ancora sviluppare il suo settore del gas naturale in modo da coprire le necessità energetiche del Paese. Secondo l'agenzia stampa Turan, l'Azerbaijan sta importando il gas russo dal novembre del 2000. L'uso principale è quello di generazione di energia elettrica dato che gli impianti termoelettrici azeri sono passati dal petrolio al gas. Negli ultimi 5 anni l'Azerbaijan ha importato circa 2,1 miliardi di metri cubi di gas per un controvalore di 1,1 miliardi di dollari.

Oltre al rialzo dei prezzi imposto dalla Gazprom un'altra azienda controllata dallo Stato russo, la Sistemi energetici integrati (UES), ha annunciato l'intenzione di rialzare i prezzi dell'elettricità da 2,8 a 4 cents per chilowattora. Etibar Pirverdiyev, presidente dell'azienda controllata dallo stato azero Azerenergy, ha definito il rialzo dei prezzi "inaccettabile" affermando che l'Azerbaijan potrebbe decidere di bloccare le importazioni di energia dalla Russia. Oltre all'elettricità russa l'Azerbaijan ne importa circa 50-60 megawatt dalla Turchia e 90-100 dall'Iran, in particolare per coprire le necessità dell' "exclave" di Nakhchivan.

In una conferenza stampa tenutasi lo scorso 28 dicembre Aliev ha affermato che l'Azerbaijan era interessato ad esplorare le proprie "alternative energetiche". Ha sottolineato che il governo azero intensificherà gli sforzi per sviluppare il giacimento di gas naturale di Shah Deniz, in questo modo riducendo la necessità di importazione d'energia dalla Russia. Aliev ah inoltre espresso la speranza che l'Azerbaijan possa sviluppare rapporti energetici con il suo vicino meridionale, l'Iran. "Non è escluso che un giorno saremo in grado di ricevere gas dall'Iran", ha affermato.

Il 20 dicembre, poco prima della chiusura dell'accordo con la Gazprom, Aliev si è incontrato con il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad nell' "enclave" di Nakhchivan, luogo natale del presidente azero. I due hanno partecipato all'inaugurazione di un gasdotto tra Iran e Azerbaijan che ha permesso per la prima volta dopo 15 anni che il gas naturale arrivasse a Nakhchivan, bloccata dalle forze armene in connessione con l'ancora irrisolto conflitto del Nagorno-Karabakh. Come prevede una accordo che avrà durata ventennale l'Iran fornirà 250 milioni cubi di gas a Nakchivan nel 2006. Le importazioni dovrebbero aumentare a 350 milioni cubi nel 2007.

"Le relazioni tra due Paesi amici e fraterni si stanno sviluppando rapidamente. Tra noi vi è un comune sentire, cooperazione ed amicizia" ha dichiarato Aliev durante la cerimonia. Ahmadinejad ha aggiunto che "l'Iran sarà sempre al fianco dell'Azerbaijan nei buoni e cattivi momenti".

La visita del presidente iraniano ha confermato che il disgelo tra Iran ed Azerbaijan è in corso. Il riavvicinamento ha conseguenze geopolitiche sul lungo periodo dato che funzionari del Dipartimento USA per la difesa hanno dimostrato la volontà di aumentare la cooperazione con Baku in modo da mettere pressione all'Iran. Più forti relazioni tra l'Azerbaijan e l'Iran aiuterebbero i fautori iraniani della linea dura a frustrare ogni tentativo USA di accerchiare dal punto geopolitica l'Iran.

Alikhan Malikov, presidente dell'azienda di distribuzione del gas Azerigas, ha affermato che l'Azerbaijan ha avviato le negoziazioni con l'Iran acquistando 1 miliardo di metri cubi di gas per il 2006. "Attualmente stiamo lavorando ad un progetto per importare gas iraniano via Astara. Gas che verrà fornito alla centrale termoelettrica di Alibayramly", ha dichiarato.


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