Consiglio comunale a Yerevan: dopo l'aggressione sessuale arriva la censura
30 marzo 2018
Il parlamento armeno, venerdì scorso, ha approvato una proposta di legge governativa che impedisce ai giornalisti di poter seguire dal vivo i dibattimenti in seno al consiglio comunale della capitale.
Una settimana dopo la brutale aggressione in consiglio comunale subita da due esponenti del partito di opposizione Yerkir Tsirani, il sindaco della capitale Taron Markarian aveva già iniziato a “regolare” l'accesso dei giornalisti nell'edificio del comune, limitandolo notevolmente.
L'aggressione contro le due consigliere era stata documentata, anche con foto e video, dai giornalisti presenti.
Secondo il ministro della Giustizia armeno Davit Harutiunian, citato da Azatutyun, non vi sarebbe collegamento tra la decisione presa e quanto avvenuto ai danni delle due consigliere. A suo avviso si è infatti solo trattato di estendere le regole valide per il parlamento anche al consiglio comunale della capitale.
Arman Gharibyan, co-fondatore di Human Rights Power, un'associazione locale che si batte per i diritti umani, ha sottolineato come la nuova legge non solo priva i giornalisti della possibilità di seguire come si svolgono le sessioni del consiglio ma prevede anche l'impossibilità di rivolgere ai membri del governo domande dirette senza un previo consenso.
Link: OC Media