La Commissaria per i diritti umani del CoE scrive al presidente azero "seriamente preoccupata" che la nuova legge non rispetti la libertà di espressione e dei media, invitando le autorità a rivedere la riforma
La nuova legge è stata approvata dal parlamento azero il 30 dicembre scorso "senza coinvolgere significativamente l'opinione pubblica", e secondo Dunja Mijatović vi sarebbero palesi violazioni degli standard internazionali.
Il settore dei media e la professione giornalistica ne risulterebbero regolamentati con troppe restrizioni contrarie ai principi del pluralismo e dell'assenza di censura, elementi "essenziali in una società democratica". La Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa ricorda di essere già intervenuta "per la mancanza di pluralismo e per la presenza di interferenze arbitrarie" in Azerbaijan, in una relazione pubblicata dopo la visita nel Paese.
La legge appena approvata peggiora ulteriormente la situazione "concedendo poteri discrezionali alle autorità statali che regolano il settore dei media, inclusa la facoltà di emettere concessioni, e ostacolando eccessivamente l'attività dei giornalisti, introducendo limiti alle attività economiche, legali e operative delle testate". Di qui il rischio che i cittadini non ricevano un'informazione plurale.
Nella lettera resa nota oggi , Dunja Mijatović invita il presidente Ilham Aliyev a fare in modo che le norme tornino in discussione in parlamento, non prima di essere state sottoposte ad una valutazione pubblica più ampia, in modo da portarle "in linea con gli standard internazionali ed europei in tema di libertà di espressione e libertà dei media".
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