Un gruppo di eurodeputati ha scritto una lettera all'Alto Rappresentante per la politica estera dell'Unione europea e all'Alto rappresentante per la Bosnia Erzegovina. Preoccupati delle recenti tensioni creatisi in Bosnia, chiedono che l'UE e l'OHR intervengano con azioni diplomatiche e se necessario usando i Bonn powers
Link: European Western Balkans
Un gruppo di membri del Parlamento europeo ha scritto una lettera all'Alto Rappresentante per la politica estera dell'Unione europea, Josep Borrell e all'Alto rappresentante per la Bosnia Erzegovina, Christian Schmidt, esprimendo preoccupazione per la recente escalation della tensione in BiH, specialmente dopo i recenti passi verso la secessione della Republika Srpska, intrapresi dalla leadership nazionalista della RS.
Gli eurodeputati scrivono che il terreno politico in Bosnia negli ultimi anni, e ancora di più negli ultimi mesi, è caratterizzato dall'aumento della tensione a causa del tentativo illeggittimo e incostituzionale di bloccare l'oerato di tutte le istituzioni dell stato, intrapreso principalmente dal rappresentante serbo della presidenza tripartita.
"Il voto annunciato nella rispettiva entità, cioè presso l'Assemblea della RS, per la prossima settimana, nonostante sia illegale e incostituzionale, oltre a violare l'Accordo di Dayton, ha la potenzialità di portare la leadership della RS a proseguire con la loro agenda secessionista e quindi mettere in pericolo la stabilità e persino la pace in tutti i Balcani occidentali. Se continuamente perseguita, provocherà l'aumento delle tensioni e un conflitto armato in altri paesi dei Balcani occidentali”, hanno scritto gli eurodeputati.
Secondo i parlamentari europei, il voto previsto per la settimana prossima presso l'Assemblea della Republika Srpska che riguarda la revoca incostituzionale dei soldati serbo-bosniaci dalle forze armate statali, il ritiro dell'accordo sull'adesione al Consiglio superiore della magistratura e dall'Autorità per le imposte dirette, viola inequivocabilmente l'ordine giuridico della BiH.
"Votazioni del genere violano il cuore della struttura legale su cui si fonda il paese, incluso l'Accordo di pace di Dayton. Rappresentano una diretta minaccia alla pace in Bosnia Erzegovina e in tutta la regione dei Balcani Occidentali", hanno aggiunto.
Gli eurodeputati hanno evidenziato che le votazioni previste presso l'Assemblea della RS hanno il potenziale di mettere a rischio la stabilità della BiH e della regione e lanciano un appello all'OHR e all'Unione europea affinché venga espressa subito una forte dichiarazione congiunta di condanna di queste voltazioni, oltre a dichiararle illegali.
"Inoltre, ci auguriamo e crediamo che nella prossima settimana, sia l'UE sia l'OHR useranno tutte le possibili azioni diplomatiche, ma anche lo strumento dei Bonn powers, per riportare la laedership politica nazionalista della RS alla ragione. Siamo dell'opinione che se tali votazioni si terranno, nonostante tutti gli avvertimenti dell'UE e degli Stati Uniti, dovranno seguire ferme e chiare conseguenze", hanno concluso i parlamentari europei.
La lettera è firmata da Tineke Strik, Michael Gahler, Tonino Picula, Hide Vautmans, Reinhard Butikofer, Paolo Rangel, Dietmar Koster, Klemen Grošelj.
Si veda il testo integrale della lettera (PDF).
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