Zinaida Greceanii, esperta di finanza, è il nuovo premier moldavo. Il nuovo esecutivo, nato dalla volontà del presidente Voronin di dare un volto nuovo del suo Partito Comunista Moldavo, ha però solo un anno a disposizione per realizzare l'ambizioso programma che si è dato

16/04/2008 -  Iulia Postica Chisinau

La Repubblica moldava ha un nuovo governo. Nel suo messaggio indirizzato al nuovo governo l'ex Primo ministro, Vasile Tarlev, ha espresso la speranza che il nuovo esecutivo guidato da Zinaida Greceanii porti avanti i progetti economici e sociali avviati durante il suo mandato.

Con 56 voti su 101 il parlamento ha votato la fiducia al programma e alla composizione del governo Greceanii. Il Primo ministro neoeletto ha dichiarato che obiettivo primario del nuovo governo sarà quello di intensificare l'attività della pubblica amministrazione in collaborazione con la società civile, al fine di portare a compimento tutti gli obiettivi previsti nei programmi nazionali e nella Strategia nazionale di sviluppo per il 2008-2011.

Dopo le molte discussioni e ipotesi fatte sullo scioglimento del secondo governo Tarlev, la sua inefficienza e la necessità di un cambiamento nella repubblica, il Presidente Vladimir Voronin ha svelato le vere ragioni che hanno portato alle dimissioni dell'esecutivo. Voronin aveva invocato la necessità di sostituire alcuni membri del precedente governo. Il presidente e l'ex primo ministro volevano sostituire 6-8 ministri, ma non volevano da soli assumersene la responsabilità, ed hanno perciò deciso di effettuare il rimpasto attraverso le dimissioni del governo, ha dichiarato Voronin ad una televisione privata.

Il nuovo primo ministro, Zinaida Greceanii, non è membro del Partito dei comunisti moldavi. È stata però candidata per il Partito dei comunisti alla carica di sindaco della capitale Chisinau nelle elezioni locali anticipate del 10 e 24 luglio 2005. La Greceanii ottenne il 50,15% dei voti al primo turno, e 87,7% al secondo, mentre la maggior parte dei partiti di opposizione boicottarono le elezioni. I risultati delle elezioni non furono convalidati a causa della scarsa partecipazione al suffragio. In quell'occasione aveva partecipato alle elezioni solo il 19% degli elettori.

Zinaida Greceanii è stata ministro delle Finanze dal 2002 al 2005, e successivamente vice premier. Ha inoltre condotto i negoziati con il Fondo monetario internazionale riguardanti la riorganizzazione del debito estero della Repubblica moldava e ha guidato i negoziati con la Gazprom. È considerata molto competente in materia di finanze ed energia e leale a Vladimir Voronin.

Il governo Greceanii ha 16 ministri ed è visto come più burocratico del precedente. Il Parlamento moldavo ha approvato recentemente la creazione di un nuovo ministero, il ministero delle Costruzioni e dello sviluppo del territorio.

L'idea di un "ringiovanimento" è stata centrale per la creazione del nuovo governo, ed è la strategia per le elezioni parlamentari del 2009. I comunisti parlavano di un'età media di 36 anni per i ministri neoletti e di una più alta percentuale di donne. Quello che è successo in realtà è che il nuovo governo ha ereditato 10 ministri su 16 dal secondo governo Tarlev. Nel nuovo governo, incluso il primo ministro ci sono solo 6 donne. Né l'attuale capo dell'esecutivo, 54 anni, è più giovane del precedente, anch'egli quarantacinquenne.

Il nuovo esecutivo si è liberato degli elementi indesiderabili del governo precedente. Due dei ministri più controversi nonché longevi non sono entrati nel governo Greceanii: Vladimir Molojen e Gheorghe Papuc. L'ex ministro dell'Informazione e dello sviluppo Vladimir Molojen ha stretti rapporti con il noto uomo d'affari Boris Birstein, il cui nome è connesso all'appropriazione indebita di mezzi finanziari appartenenti al Partito comunista dell'Unione Sovietica. Stando alle informazioni pubblicate sulla stampa moldava, Molojen amministra gli affari di Birstein a Chisinau, in competizione con gli interessi economici di Oleg Voronin, il figlio del Presidente Vladimir Voronin.

Per quanto concerne l'ex ministro degli Affari interni, Gheorghe Papuc, egli è sospettato di aver condotto affari illeciti durante la sua permanenza in carica. Il suo nome è legato ad un grande scandalo che coinvolge il ministero degli Interni, riguardante l'evoluzione di un caso recente che aveva visto la confisca di un carico di 200 kg di eroina. In conseguenza di ciò egli era sulla lista nera dell'ala più giovane del Partito dei comunisti di Moldavia, che voleva epurare il partito dai vecchi elementi.

È curioso il fatto che il nuovo ministro degli Affari interni, Valentin Mejinschi, che si è impegnato a migliorare durante il suo mandato l'atteggiamento dei moldavi verso la polizia, abbia dei parenti nel governo della Transnistria. Suo fratello è vice ministro agli Affari interno della PMR.

Il nuovo governo di Chisinau resterà in carica per un solo anno, fino alle elezioni parlamentari della primavera 2009, quando il suo incarico avrà termine. Il programma del governo si intitola "Progresso e integrazione" ed è orientato a rafforzare le relazioni tra la Repubblica moldava e l'Unione europea.

Il governo Greceanii mira a costruire buone relazioni di vicinato con l'Unione europea, il che include relazioni costruttive con il vicino occidentale, la Romania, "attraverso la prospettiva di rispettare gli interessi politici ed economici della Repubblica moldava".

Il nuovo governo ha grandi progetti. Mira a portare a compimento ciò che è stato programmato e promesso negli anni precedenti, ma che non è ancora stato completato. L'esecutivo dovrà fare tutto ciò nell'anno di tempo che gli è stato accordato.

Tra le altre cose, si progetta di accrescere il salario medio fino ad almeno 300 dollari americani al mese, di aumentare del 40% le pensioni dei lavoratori e gli assegni sociali, e del 50% i contributi per gli studenti. Il programma prevede un incremento del 30% delle spese di bilancio per le istituzioni scolastiche speciali e superiori.

Zinaida Greceanii ha sottolineato che l'incremento del reddito della popolazione si realizzerà perché il governo assicurerà un'evoluzione adeguata degli indicatori macroeconomici. Il primo ministro ha aggiunto che il governo garantirà una crescita del 7% del PIL e controllerà il tasso di inflazione perché non superi il 10% annuo. Il programma presta attenzione anche agli investimenti stranieri diretti, importanti per una crescita economica sostenibile e per la creazione di posti di lavoro, e allo sviluppo delle infrastrutture.

Il nuovo primo ministro è una persona competente e ha proposto un programma mirato allo sviluppo sociale ed economico, ma gli analisti di Chisinau pensano che il governo abbia poco margine di manovra, dato lo scarso tempo a sua disposizione. Il governo seguirà il corso impostato dal Presidente Vladimir Voronin, ma sarà molto difficile mantenere la promessa di un sostanziale miglioramento della qualità della vita degli abitanti della Moldavia entro il 2009.


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