Apre a Sarajevo il Museo dell'infanzia di guerra
7 febbraio 2017
Una collezione di oggetti e memorie dei bambini che hanno vissuto la loro infanzia durante il conflitto
“Nel corso dei due anni e mezzo nei quali ho lavorato al libro “Infanzia di guerra: Sarajevo 1992-1995” ho incontrato centinaia di testimoni, ascoltato le loro storie e ho capito che crescere durante un conflitto è un tema complicato e ancora poco studiato.”
Jasminko Halilović descrive così l'iter che lo ha portato a ideare e a realizzare il Museo dell’infanzia di guerra di Sarajevo, inaugurato nel gennaio 2017 nella nuova sede in centro città.
Il Museo è il risultato di un percorso che prende il via dall’esperienza personale di Halilović: nato a Dobrinja, quartiere di Sarajevo, quattro anni prima dello scoppio della guerra, ha trascorso buona parte dell’infanzia nella città assediata. Partendo dall’esigenza di raccontare questa esperienza personale, Halilović ha poi allargato il campo di riflessione arrivando a raccontare il vissuto di un’intera generazione.
Oggi nel museo sono raccolti oltre 3000 fra oggetti personali, diari, lettere, disegni e altre testimonianze dell’infanzia trascorsa che offrono al visitatore un’idea di cosa sia stata l’esperienza unica di crescere in un contesto di guerra. L’idea è nata nel maggio del 2015 ed è stata alimentata dalla partecipazione spontanea di centinaia di persone che hanno contribuito alla collezione del museo con i propri oggetti personali.
“La mia idea era di conservare queste memorie in un museo in modo da preservarle in maniera permanente, ma la creazione di questo museo è importante anche perché, a differenza di altri musei sulla guerra, questo documenta l’esperienza di chi, pur non avendo avuto alcuna responsabilità nello scoppio del conflitto, ne ha subito a lungo le conseguenze”, spiega Halilović.