Bosnia corrotta

29 aprile 2013

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Il presidente della Federazione di Bosnia Erzegovina, Živko Budimir, è stato arrestato venerdì 26 aprile insieme ad altri funzionari nell'ambito di un'inchiesta per corruzione condotta dalla Procura bosniaca.

Secondo il portavoce della Procura, gli arrestati sarebbero sospettati di “abuso d'ufficio, intermediazione illegale, crimine organizzato, traffico di droga e per avere dato e ricevuto tangenti”.

La Federazione di Bosnia Erzegovina (FBiH) è la maggiore delle due entità che compongono il paese.

Budimir, in particolare, è sospettato di aver ricevuto mazzette in cambio di provvedimenti di amnistia.

Le amnistie “facili” emanate dall'ufficio di Budimir avrebbero riguardato anche figure di primo piano del mondo criminale bosniaco, come Naser Orić, il comandante delle forze bosgnacche a Srebrenica durante la guerra, e Mersed Hadžić, che alcuni media locali ritengono uno dei più pericolosi criminali della regione

Secondo i media di Sarajevo, tra il maggio 2011 e il dicembre 2012, durante lo svolgimento del suo incarico come presidente della Federazione, Budimir avrebbe perdonato 162 detenuti.

La polizia ha arrestato anche Petar Barišić, consigliere di Budimir, e Hidajet Halilović, capo della commissione che si occupa delle amnistie.

 

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto Racconta l'Europa all'Europa


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