"Le stelle di mare" di Lesbo
11 marzo 2016
I primi arrivi di rifugiati a Lesbo risalgono al 2010. Furono poche decine di persone. Poi ne iniziarono a giungere a centinaia. L'Unhcr ha dichiarato che dall'inizio del 2016 sono 77,845 i rifugiati approdati sull'isola.
Avendo una superficie molto estesa, le barche cariche di profughi raggiungono la terra ferma in diversi punti dove trovano numerosi gruppi di volontari che offrono una prima accoglienza ai profughi.
Nel villaggio di Molyvos (chiamato anche Mithymna) nel nord dell'isola, alcuni cittadini, già attivi nella raccolta di beni per gli isolani in difficoltà, si sono organizzati per far fronte ai primi bisogni dei rifugiati. Essendo all'inizio esiguo il loro numero, il gruppo riuscì a gestire l'accoglienza in modo del tutto informale. Quando dall'estate del 2015 il flusso è notevolmente cresciuto hanno pensato di trasformarsi in ong. La Starfish Foundation raccoglie, ad oggi, molti dei due mila abitanti del villaggio insieme ad altri volontari e turisti.
La Starfish Foundation, in collaborazione con altre associazioni e la guardia costiera greca, si occupano di registrare gli arrivi e di garantire ai rifugiati vestiti, un pasto caldo e delle visite mediche.
Non essendovi a Molyvos centri di prima accoglienza, i rifugiati devono recarsi a Mitilene, capoluogo dell'isola, che dista circa 65 km da lì. La Starfish Foundation cerca di organizzare delle macchine per trasferire i rifugiati, o almeno le donne e i bambini, affinché non compiano il tragitto a piedi.
Grazie al grande sostegno ricevuto, la Starfish Foundation ha anche potuto aiutare la vicina isola di Chios.
Non mancano le difficoltà e le preoccupazioni per il possibile crollo del turismo a Lesbo, ma come ha dichiarato Melinda McRostie, abitante di Molyvos e coordinatrice della Starfish Foundation "tutti nella nostra situazione si sentirebbero in dovere di aiutare i rifugiati".
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