Suggerimento per il controllo ortografico: volevi dire edi$mira?
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oggi e attraverso dati, riflessioni, emozioni indaga e comprende i percorsi che hanno portato in Italia circa 300 mila albanesi. Un testo che informa come un saggio, ma che avvince come un racconto. Il
prima parte dedicata a ricostruire le tappe che hanno portato all’origine della “crisi” dei rifugiati del 2015 lungo la Balkan Route, che ha visto circa 850 mila persone arrivare in Unione Europea
era stata sollevata venerdì 17 luglio dalla petizione “Put Kosovo on Apple Maps”, che in due settimane ha raccolto circa 185mila firme. Un risultato in parte dovuto anche all'attenzione garantita da
protezione dei Caschi blu, dove si erano rifugiati migliaia di bosniaci musulmani fuggiti dai villaggi della zona. In pochi giorni vennero deportati, uccisi e occultati in fosse comuni più di 8mila uomini e
’ora considerata chiusa, in Bosnia Erzegovina, soltanto negli ultimi due anni, sono transitati circa 54 mila migranti, richiedenti asilo e rifugiati. La maggioranza delle persone affronta il viaggio in maniera
giorno la maggior parte delle città era libera. In sole 84 ore, con l'impegno di 200mila soldati, più di 10 km² del territorio è stato liberato!". Nessuna menzione delle centinaia di vittime, ma anche dell
. Nell'attesa, la mobilitazione a favore di Önderoğlu continua con una petizione che dall'inizio del processo ha raccolto quasi 30mila adesioni.
strade al fianco degli attivisti, altrimenti è destinata al fallimento. [Per far cadere Borisov] serve l'appoggio attivo di 250mila persone”.
organizzazioni in tutta Europa (da Greenpeace a Slowfood, Legambiente e WWF Italia). Ed erano state 200mila le firme raccolte da due campagne online. Ora gli attivisti sono decisi a non farsi intimorire. L
che Real Knitting ha ricevuto aiuti da due governi serbi. Nel 2011, l’Agenzia per gli investimenti esteri e per la promozione dell’export (SIEPA) ha concesso a Real Knitting una sovvenzione di 825mila
, 25mila abitanti, hanno dovuto affrontare progetti di ricostruzione costati circa 85 milioni di euro. Per contestualizzare il dato, il budget annuale del comune è di soli 4 milioni di euro. Lo
attorno alla Neretva, vivevano negli anni Sessanta 5mila persone. Oggi sono rimasti in dodici. C’è ancora la moschea, la chiesa ortodossa e quella cattolica, ma le rispettive comunità sono scomparse. In un
-moslavačka, infatti, dal 2016 al 2020, tra ricambio naturale della popolazione ed emigrazione, ha visto un saldo negativo di quasi 14 mila persone e nel 2018 vedeva un tasso di disoccupazione generale superiore al 20
dire BASTA!”. Inizia così l’appello della rete "Nisam tražila" che ad oggi conta più di 13mila iscritte. Il comunicato poi prosegue: “Non è avvenuta una tragedia familiare, ma un omicidio. Non è un caso
del 1984 aprì i giochi nello stadio Koševo davanti a 45mila spettatori, e che solo 8 anni dopo si è ritrovata sotto assedio, durato 1425 giorni, e ha dovuto usare quello stadio olimpico come cimitero
'ordine di 600mila euro per il 2021. Secondo Radio Študent c'è però anche dell'altro e in particolare il desiderio di disciplinare questa radio libera e indipendente. “La più grande e antica stazione
indietro nel paese 25mila persone.
Il 31 maggio 1992 le autorità serbo-bosniache di Prijedor imposero ai cittadini non-serbi di portare al braccio una fascia bianca. In migliaia vennero poi rinchiusi nei lager. Più di 3 mila vennero
hanno visitato il museo: secondo le stime di “Monet” oltre 60mila visitatori hanno varcato le sue soglie. “Due studentesse si sono addirittura ‘laureate’ sul museo: una ha ricevuto all’interno del museo
vero che la Croazia attualmente registra numeri assai elevati di richiedenti protezione internazionale. Dall’inizio dell’anno sono state presentate circa 60mila richieste, una cifra record considerando