Articles by Anonymous

Relazioni energetiche

30/10/2007 -  Anonymous User

I legami tra Armenia e Iran sono stati oggetto di un recente incontro tra i presidenti dei due paesi, Ahmadinejad e Kocharyan. Un'intervista di Radio Free Europe a Federico Bordonaro, di Power and Interest News Report

La tutela della pace nella vallata di Presevo

29/10/2007 -  Anonymous User

I politici albanesi, il governo serbo e la comunità internazionale devono agire per fare in modo che la vicenda del Kosovo non destabilizzi la vicina Vallata di Presevo. La traduzione dell'introduzione di un nuovo report dell'International Crisis Group

Amnesty: l'Europa deve parlare in modo coerente

29/10/2007 -  Anonymous User

In occasione del summit tra Russia e Unione europea tenutosi a Lisbona il 26 ottobre scorso, Amnesty International ha chiesto all'Unione europea di fare pressioni per ottenere miglioramenti in una serie di campi relativi ai diritti umani

Gli armeni tra Usa e Turchia

26/10/2007 -  Anonymous User

Il riconoscimento del genocidio armeno da parte del Congresso USA preoccupa gli armeni di Turchia che temono da Ankara l'inasprirsi del sentimento nazionalistico

Bosnia d'Albania

26/10/2007 -  Anonymous User

Un reportage tra i bosniaci che vivono in Albania. Li chiamano i muhaxhir, che in turco significa profughi. Si tratta di famiglie venute dalla Bosnia Erzegovina cento anni fa e stabilitesi in due villaggi, Boraka e Koxhas, dove risiedono circa 3000 persone. Nostra traduzione

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25/10/2007 -  Anonymous User

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Drie Kameraden (Three Comrades)

24/10/2007 -  Anonymous User

Le tragiche vicende parallele di tre ragazzi ceceni, uniti da una salda amicizia fin dalla più tenera infanzia, vengono ripercorse in quest'opera vincitrice della prima edizione del Premio Amnesty Italia 'Cinema e diritti umani' della Mostra internazionale del Cinema di Pesaro

Giurgiulesti, la breccia moldava sul Danubio

24/10/2007 -  Anonymous User

Di Guy-Pierre Chomette, tratto da LISIERES D'EUROPE - De La Mer Egee A La Mer De Barents, Voyage En Frontieres Orientales, edizioni Autrement

Olga si è buttata a capofitto lungo la discesa. La casa di sua zia, come tutte le altre di Giurgiulesti, è al limite della pianura, a cinquecento metri dalla frontiera. Cinquecento metri che a Olga piace superare come se prendesse slancio per tuffarsi nel Prut, fiume che separa la Moldavia dalla Romania. Con Micha, suo cugino, a volte lo attraversano a nuoto, posando il piede sulla sponda rumena, prima di ritornare, spossati dalla lotta contro la forte corrente del fiume, che in quel punto è largo una trentina di metri.

Ma oggi Micha non c'è, all'orizzonte un temporale. Niente da fare per il bagno. Ma c'è una cosa che Olga non ha mai fatto, e la ragazzina di quindici anni vuole approfittare della nostra presenza per tentarla: andare a passeggio sui 300 metri di riva moldava del Danubio.

Il villaggio di Giurgiulesti, non più di mille anime, è situato sulla punta meridionale della Moldavia, una minuscola punta schiacciata tra Romania e Ucraina e che sfiora il Danubio per qualche metro, permettendo alla Moldavia di far parte del club dei dieci paesi rivieraschi del più europeo tra i fiumi. Una situazione di frontiera bizzarra che la leggenda attribuisce, ancora una volta, a quel grande "tagliatore di cartine geografiche" che fu Stalin: nel segnare i confini della regione, a grandi colpi di righello, il suo tratto sarebbe stato incerto proprio nei pressi di Giurgiulesti ...

Riprendiamo da capo: la confluenza del Prut e del Danubio segna l'inizio della riva moldava del grande fiume. Trecento metri più in là, quella stessa riva è ucraina. Tutto questo fa di quest'area una zona proibita, un nodo di frontiere troppo complicato per lasciarlo alla curiosità del primo venuto. "Ma perché non tentare", prova Olga, inaugurando una serie di aforismi con un molto sicuro "Nella vita nulla è impossibile ..." e avviandosi a grandi passi lungo l'ultimo chilometro del Prut verso il luogo dove si dà al Danubio e muore.

Palizzata, guardina, soldato ... a qualche metro dall'obiettivo la panoplia abituale delle zone vietate. Niente però da impressionare una giovane ragazza come Olga, sicura di sé e dei sui mezzi. Solo cinque minuti di contrattazione, guance arrossate, e il soldato alza la sbarra. Ma solo per mezz'ora, non di più.

E' sufficente per trecento metri. Sufficente per apprezzare d'essere lì, nel punto sulla cartina geografica dove la Moldavia scondinzola tra Romania e Ucraina, per bagnarsi i piedi nel Danubio. Con un respiro profondo Olga assapora la sua vittoria e dice di sentire vibrare la sua anima patriottica su questa striscia di terra che il suo paese intende difendere a tutti i costi.

Per ragioni strategiche, legate formalmente alla semplificazione delle pratiche doganali, la Romania e soprattutto l'Ucraina volentieri eliminerebbero questo boccone moldavo che taglia la principale via di comunicazione della regione con due frontiere distanziate di un solo chilometro. Ma i moldavi, non vogliono farsi scappare l'occasione di emanciparsi in particolar modo da Mosca. Via Danubio, il porto di Giurgiulesti è l'unico della Moldavia che la connetta al Mar Nero. Da due anni i moldavi, le cui risorse energetihe vengono dalla Russia, stanno tentando di costruire un terminal petrolifero su quei trecento metri di Danubio per poter approvvigionarsi altrove.

I lavori sono già cominciati ma sono per ora interrotti, mancanza di risorse economiche per alcuni, per oscure ragioni politiche per altri. Niente che scoraggi Olga che vede la Storia in marcia del suo giovane paese e che lo dice forte e chiaro, diritta e bella, su questo sputo di Danubio moldavo.

Nuove soluzioni a vecchi problemi

23/10/2007 -  Anonymous User

In Armenia nel 2008 si eleggerà il Presidente. Il giornalista Tigran Paskevichyan traccia un quadro disilluso dei nuovi e vecchi possibili candidati

Rosa di facciata

23/10/2007 -  Anonymous User

Nell'attuale parlamento del Kosovo le donne rappresentano il 30%, una "quota rosa" imposta dall'OSCE all'epoca delle prime elezioni dopo la guerra. Però la loro influenza reale sulla scena politica è modesta. Qualcosa cambierà col voto del prossimo 17 novembre?

Un anno senza Anna...

19/10/2007 -  Anonymous User

A un anno dalla morte di Anna Politkovskaja nel Caucaso del Nord la situazione è come sempre critica. Dmitrij Gruškin traccia una panoramica di quanto sta succedendo. Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Romania: il sogno rom di una sanità migliore

19/10/2007 -  Anonymous User

Nonostante la retorica secondo cui la salute dei rom costituisce una priorità, le autorità rumene mancano i loro impegni nel migliorare la situazione nel maggior insediamento rom di Bucarest. Nostra traduzione

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18/10/2007 -  Anonymous User

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18/10/2007 -  Anonymous User

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18/10/2007 -  Anonymous User

In Bulgaria gli insegnanti scioperano. Ad oltranza. Un video-reportage di Francesco Martino e Nicola Zambelli.
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17/10/2007 -  Anonymous User

Who are the speakers of the conference?
Read their biographies

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17/10/2007 -  Anonymous User

The Bosna Quilt exhibition "Tempo cucito" accompanied the conference from 31st October till 9th November 2007

Circle of memory

17/10/2007 -  Anonymous User

"Circle of memory" (Krug sjećanja) is the new documentary film directed by Andrea Rossini and produced by the Observatory on the Balkans

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17/10/2007 -  Anonymous User

Anticipating the conference, 3 international screenings of the documentary "Circle of memory" were held in Strasbourg (18/10), in Amsterdam (23/10) and in Vienna (2/11)

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17/10/2007 -  Anonymous User

The audio files of the speeches are available. Further materials will be soon at your disposal here