Il 2 aprile 2017 in Serbia si sono tenute le elezioni presidenziali. Il primo ministro e leader del Partito progressista serbo Aleksandar Vučić ha dominato la tornata elettorale, imponendosi al primo turno con il 55% dei voti. Nei giorni successivi migliaia di persone sono scese in piazza nella capitale Belgrado e in molte altre città per protestare contro la sua vittoria, viziata a loro avviso dall’assenza di reale democrazia nel paese e dal quasi totale controllo dei media da parte della maggioranza di governo
Da giorni migliaia di studenti e cittadini protestano per le vie della capitale e di altre città della Serbia. Un'analisi
Decisi a manifestare ad oltranza, gli studenti della Serbia hanno incassato anche l’appoggio del sindacato di polizia e di quello dell’esercito: “Contro la dittatura”, contro il nepotismo e la corruzione
Migliaia di cittadini in piazza in tutta la Serbia per manifestare contro lo strapotere di Aleksandar Vučić, denunciano irregolarità commesse durante la tornata elettorale per le presidenziali
Nessuna sorpresa alla tornata elettorale per le presidenziali di domenica 2 aprile. Aleksandar Vučić è stato eletto presidente della Serbia con il 55% dei voti
In Serbia il controllo dei media avviene, rispetto al passato, con metodi più sofisticati. Ma non meno dannosi per la libertà d'espressione
Il 2 aprile si terranno le elezioni presidenziali in Serbia. Poche le sorprese, il premier in carica e candidato alla presidenza continua ad essere il favorito, anche grazie al sostegno di cui gode all’estero
Internet è uno strumento utile per gli elettori. Ma occorre districarsi tra censura, fake news e attacchi informatici. Share Foundation di Novi Sad ha monitorato le prossime presidenziali in Serbia
Attacchi informatici, sorveglianza digitale e sofisticate tecniche di propaganda computazionale caratterizzano sempre più internet. Il caso serbo in un'intervista a Vladan Joler, direttore di Share Foundation
Proseguono le proteste di piazza in tutta la Serbia per manifestare contro lo strapotere di Aleksandar Vučić. L'analisi di Giovanni Vale di OBCT su Rai Radio1 (11 aprile 2017)
Non si fermano in Serbia le proteste contro il premier e presidente in pectore Aleksandar Vučić. Migliaia di manifestanti ne chiedono le dimissioni, accusandolo di governo autoritario e brogli elettorali. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [11 aprile 2017]
Quarto giorno di proteste in Serbia contro la “dittatura morbida” del premier e futuro presidente Aleksandar Vučić : presentata dai manifestanti una lista di richieste al governo. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [7 aprile 2017]
Con i risultati definitivi ancora non pubblicati, è scattata ieri la contestazione a Belgrado e in altre città serbe contro Aleksandar Vučić, trionfatore alle presidenziali di domenica scorsa. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [4 aprile 2017]
L'ex premier Aleksandar Vučić ha vinto le presidenziali di ieri e rimarrà al potere in Serbia fino al 2022. L'analisi di Luka Zanoni di OBCT su Radio Onda d'Urto (03 aprile 2017)
La Serbia è chiamata oggi a scegliere un nuovo presidente: favorito della vigilia è l'attuale premier e leader del Partito progressista serbo Aleksandar Vučić, che spera di trionfare già oggi al primo turno. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [2 aprile 2017]
In visita ieri a Mosca, il premier serbo Aleksandar Vučić ha ricevuto un sostanziale endorsement del presidente russo Vladimir Putin in vista delle elezioni presidenziale del prossimo 2 aprile. Francesco Martino (OBCT) per il GR di Radio Capodistria [28 marzo 2017]
Ultimi giorni di campagna elettorale per le presidenziali in Serbia. Campagna dove non si sono risparmiati i colpi più bassi, attacchi alle famiglie e alle consorti dei candidati, minacce fisiche e verbali… Una campagna per le presidenziali che si è trasformata in uno spazio di lotta aperta, con un lottatore che la sta facendo da padrone, essendo in posizione di vantaggio: è il leader del partito che guida il governo ed è il primo ministro. La sua presenza sui media nazionali è stata schiacciante rispetto a quella degli altri candidati, ma la ciliegina sulla torta, si sa, è riservata al gran finale, all’ultimo giorno prima del silenzio elettorale.