Una guida narrativa della capitale bulgara attraverso lo sguardo e le opere dello scrittore. Il libro esplora la città come crocevia di memorie e trasformazioni, con uno stile che mescola reportage e riflessione letteraria.
La parola “Sofia” in italiano evoca prima di tutto un nome proprio di persona, e soltanto poi, una volta risalito l'accento, di città. La capitale di “un paese a parte”, come lo definisce il più celebre scrittore bulgaro contemporaneo, Oeorgi Gospodinov, nelle cui opere e presenza fissa con le sue strade (spesso mal) lastricate e i suoi edifici in continuo cambiamento. Pur non avendogli dato i natali, Sofia e il centro che lo scrittore abita, percorre e vive sin dagli anni Ottanta, rendendolo testimone degli eventi che hanno segnato la storia recente della nazione balcanica, andati in scena nelle piazze. Ed e proprio dall'ultimo decennio di esistenza della Repubblica Popolare di Bulgaria che comincia il nostro viaggio nella città che forse più di ogni altra e costellata di cronorifugi, dove “ogni luogo e l'ex di un altro”.
Giorgia Spadoni, traduttrice, redattrice e interprete. Si specializza all’Università di Sofia, dov’è docente di Traduzione editoriale. Ha vissuto e studiato in Russia (Arcangelo), Croazia (Zagabria) e soprattutto Bulgaria. Tra le collaborazioni passate e presenti “Meridiano 13”, “Est/ranei”, “East Journal”, le riviste bulgare “Literaturen Vestnik” e “Toest” e l’Istituto Italiano di Cultura di Sofia. Nel 2018 ha vinto il concorso di traduzione letteraria Leonardo Pampuri, indetto dall’Associazione Bulgaria-Italia.