Sono testimonianze che tutti gli albanesi in Grecia hanno subito. Un mio parente due anni fa vene mandato al tribunale perché il suo datore di lavoro lo aveva fato lavorare di sabato in nero.Dopo un controllo della polizia lui è stato inviato in giudizio mentre il suo datore non ha subito nulla.Va d' avanti al giudice senza un traduttore e senza un avvocato e con quel poco che capiva comprese che veniva condannato a tre mesi di carcere oppure doveva pagare non so quanti soldi per non finire dentro. E vi garantisco che non è un criminale ma un poveraccio che ha due bambini piccoli da mantenere. Ne meno io sono un criminale. Volevo solo avere una possibilità di migliorare la mia vita.L' ho cercato nel paese sbagliato. Oggi vivo in Italia con la famiglia, mi sono laureato in scienze politiche, ho un lavoro e una casa. I greci hanno molto da imparare su questo aspetto e non sono i governi che miglioreranno la questione ma il popolo stesso. Razzismo e xenofobia non portano da nessuna parte, peggiorano la situazione e non risolvono nulla. Oggi siamo noi albanesi in difficoltà ma chi sa se un domani le parti non si capovolgono. E' il popolo greco quello che deve sapere accettare nella propria cultura la tolleranza verso altre etnie e religioni. Gia ma come può questa avvenire se quando un albanese sale sull' autobus e si siede, gli greci si alzano e si allontanano il più possibile. E' vero me lo disse un mio amico che vive ad Atene. Se a qualcuno non gli è ancora chiara di cosa sti