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santità albanese (parte1)

Vorrei ricordare a tutti che nel corso del 1997, l'Uçk ha compiuto più di 100 attentati. Vorrei ricordare anche che nel 1968, gli albanesi del Kosovo hanno organizzato una serie di violente rivolte in cui, nonostante vivessero in una condizione estremamente più agiata e libera rispetto ai loro connazionali d'Albania, chiedevano a gran voce di far diventare il Kosovo una repubblica separata dalla Serbia, e alcuni persino l'indipendenza dalla Jugoslavija. Nel 1968, chiaro? Ottennero un'ampia autonomia regionale, ma nonostante questo, nel 1981 insorsero di nuovo per chiedere l'indipendenza. Intanto i serbi della regione continuavano ad emigrare in massa, spaventati dall'estremismo di certe frange albanesi. Tutto questo è proseguito ininterrottamente fino alla fine degli anni Ottanta, quando l'esasperazione dei serbi creò le basi per l'ascesa al potere di Slobo. Egli, sicuramente sbagliando, revocò l'autonomia regionale al Kosovo nel 1989 e instaurò un regime poliziesco. Ripeto, fu un errore, ma non possiamo ignorare il fatto che nella regione regnava l'anarchia totale già dal 1968. Nel 1990 e nel 1991, gli albanesi dichiararono unilateralmente l'indipendenza dalla Serbia (1990) e dalla Jugoslavija (1991). La repressione si inasprì, ma nulla di così grave sarebbe successo se il movimento terrorista Uçk non avesse cominciato a compiere attentati su attentati. I crimini delle forze di polizia serbe nel 1998-1999, non furono di certo più gravi di quelli dell'esercito israeliano dal