Mirela
(13/10/2009 21:26)
Sono in gran parte d'accordo con mario. Il futuro della BiH è in mano ai bosgnacchi. Il punto è : come? In Bosnia ho parlato con molte persone, giovani soprattutto. Nessuno vuole più parlare della guerra. Ormai a pochi interessa puntare il dito contro qualcuno. le nuove generazioni hanno capito che la fase di stallo della Bosnia è una diretta conseguenza della politica nazionalista portata in campo dalle tre entie. Nulla cambia, non migliora e non peggiora. I giovani non vogliono espatriare per avere un fututo. Lo vogliono nella loro terra. Un ragazzo musulmano vorrebbe poter andare a Banja Luka per cercare lavoro senza paura di discriminazioni. Un ragazzo serbo vorrebbe poter cercare la propria strada a Tuzla senza essere additato come il nemico di una vita. Io spero solo che siano i giovani a dare la spinta a quel Paese, i nazionalismi sono ormai cosa morta, ammuffita. Chi ancora li inneggia sono solo delle persone che vedono in quello una certa realizzazione, un modo per essere qualcuno e parte di un qualcosa. Ma sono comunque sia una minoranza in un Paese che ha voglia di andare avanti in democrazia. Bisogna riconoscere colpe, coltivare la memoria e rispettarsi. L'abbiamo fatto per 50 anni, non è nulla di nuovo per noi. Un bosniaco credo che abbia ormai un predisposizione genetica nel convivere con gli altri: è il carattere identificativo della BiH. Io nel mio Paese credo ancora. E mi fa molto male quando lo vedo strumentalizzato e gestito da gente alla quale io no affide