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Mario, è noto che i musulmani che vanno a Srebrenica al memoriale vengono visti male dai serbi del luogo (noti sono anche alcuni casi di intimidazione). Se smettere di ricordare Srebrenica a reti unificate, di puntare sempre il dito contro iserbi ogni 11 luglio serve a qualcosa, beh, io ci sto. Premetto che la cosa mi costa molto, ogni qualvolta vedo immagini di Srebrenica piango come una bambina. E poi, guardiamoci in faccia, l'UE ha stabilito che l'11 luglio deve essere giornata della memoria x tutta l'Europa. Premesso che quest'anno l'11 luglio ero in Bosnia, mi hanno riferito che in Italia il massimo del "ricordo" è stato un trafiletto di 2 righe nei giornali. I serbi di Bosnia (la maggioranza, comunque sia non tutti) sono stufi di sentirsi addosso colpe che non hanno, e quando si parla di Srebrenica molto spesso si addita l'intera comunità serba. Se permettete vi racconto un piccolo anneddoto. Mio papà, da ragazzo, ha vissuto 4 anni a Srebrenica. Recentemente gli ho domandato come ha reagito quando ha saputo cos'era successo. Lui mi ha risposto che molto prima si sapeva dei rischi che correva quell'enclave, e pertanto l'esercito della BiH (del quale mio papà faceva parte) pensava di raggiungere Srebrenica tramite un corridoio per Tuzla. Cercavano solo volontari. Mio papà si offerto per primo. Voleva difendere la città alla quale era legata una parte della sua vita. Tuttavia sappiamo tutti com'è andata, e del "corridoio" non si più fatto niente. Poi mi ha detto "Sai, non